In relazione alle dichiarazioni rese da Valerio Scanu nella puntata del 20 febbraio 2025 della trasmissione “La Volta Buona” e riportate dalla nostra testata, pubblichiamo rettifica ai sensi degli artt. 8 e 21 della Legge 8 febbraio 1948, n. 47, e dell’art. 2 del D.lgs. 9 aprile 2003, n. 70, in materia di diritto di cronaca e corretta informazione. La rettifica è relativa al nostro precedente articolo “Pensavo fosse uno scherzo e invece…”. Valerio Scanu e l’aneddoto spiacevole con Anna Oxa, pubblicato il 20 febbraio.
Dalla Oxarte comunicano quanto segue.
“Il sig. Scanu ha riferito di una diffida ricevuta dal management dell’artista Anna Oxa, fornendo informazioni incomplete e potenzialmente fuorvianti, tendenziose finalizzate ad una potenziale situazione volta alla diffamazione. È stato omesso un elemento essenziale: il nome “Anna Oxa” è un marchio industriale registrato, il cui utilizzo è subordinato a specifica autorizzazione. Qualsiasi uso non autorizzato costituisce una violazione dei diritti connessi a tale marchio ai sensi del Codice della Proprietà Industriale (D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30).
Inoltre, desideriamo precisare che la società Oxarte sostiene integralmente i costi relativi alla remunerazione dell’artista e al pagamento delle imposte connesse all’utilizzo del marchio. Pertanto, il rispetto dei diritti altrui, inclusi quelli dell’artista, è un principio imprescindibile da osservare, in conformità all’art. 2598 c.c. in materia di concorrenza sleale e tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
Chiediamo che venga pubblicata una rettifica che chiarisca la questione in modo completo e trasparente, al fine di garantire ai lettori un’informazione corretta evitando dolo e diffamazione alla nostra attività lavorativa. Solo con “ignoranza” o in mala fede si può raccontare di essere stati diffidati per la propria foto pubblicata e non per l’utilizzo del marchio senza liberatoria”.