Non ne voleva proprio sapere di morire il pollo Mike. Era stato decapitato settanta anni fa in Colorado ma aveva deciso di sopravvivere. E ci riuscì: senza testa per 18 mesi. A raccontare di nuovo la storia è stata la Bbc in occasione dell’anniversario. Era il 10 settembre del 1945 quando il gallo Mike perse la sua testa. Lloyd Olsen e sua moglie Clara stavano ammazzando polli nella loro fattoria a Fruita, in Colorado. Olsen li decapitava, la moglie li puliva. Ma uno di loro era più ostinato degli altri: sopravvissuto alla decapitazione si mise a gironzolare per l’aia lasciando di stucco i due agricoltori. Il pollo fu messo in una vecchia cassetta per le mele e il giorno successivo Olsen andò a controllare e Mike era ancora vivo. Allora andò in città e cominciò a scommettere, per pochi soldi e qualche birra, che aveva un pollo vivo senza la testa.
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Nel giro di poco tempo la storia del pollo senza testa fece il giro del Colorado e il quotidiano locale di Fruita mandò anche un giornalista a intervistare Olsen. Il pollo Mike ben presto divenne un fenomeno da baraccone. Lo portarono persino all’Università dello Utah per sottoporlo ad alcuni test. Lo stesso ateneo però ha dichiarato di non avere documenti che possano confermarlo con certezza. Si dice anche che gli scienziati abbiano provato a rimuovere chirurgicamente le teste di molti altri polli, per vedere quanto a lungo sopravvivessero. Ma nessuno durò più di due giorni. Intanto Miracle Mike partì con i suoi padroni alla volta di un tour degli Stati Uniti. Si facevano pagare un quarto di dollaro a persona e si arricchirono considerevolmente, dal momento che Mike visse per altri 18 lunghissimi mesi.