Tenetevi forte e soprattutto liberi: ‘Non è la Rai’ torna in tv con una maratona di 14 ore. Quando? Dove? Ora vi sveliamo tutti i dettagli sul ritorno di uno dei programmi cult della nostra televisione che, vi ricordiamo, il prossimo settembre compirà 25 anni.
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Sono passati 25 anni dalla prima puntata della trasmissione fortunatissima di Gianni Boncompagni e, sì, eravamo tutti più giovani e alcuni giovanissimi. In attesa di celebrare il ‘Non è la Rai Day’ Mediaset Extra anticipa i festeggiamenti e domenica 12 giugno manda in onda una maratona di 14 ore del programma. Si parte dalle 10 del mattino per tutta la giornata fino ad un approfondimento dedicato alle 23.30: ‘Maurizio Costanzo Show: Ambra contro tutti’.
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‘Non è la Rai’ stata la prima trasmissione con frequenza quotidiana trasmessa da Mediaset e in quattro stagioni si sono susseguite tre conduzioni: prima quella di Enrica Bonaccorti, poi quella di Paolo Bonolis e infine quella di Ambra Angiolini, poi diventata famosissima proprio grazie al programma. Un vero fenomeno, anzi, nato quando Boncompagni e il suo staff realizzarono quanto fosse amata nello spazio dedicato a lei e al suo gioco dello zainetto e decisero di affidare il timone alla Angiolini.
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Se grazie a Non è la Rai Ambra ha ottenuto una popolarità immensa, anche tante altre ragazze del cast hanno trovato lo spunto per proseguire le loro carriere nel mondo dello spettacolo. Basta pensare a Laura Freddi, Yvonne Sciò, Miriana Trevisan, Alessia Mancini, Antonella Mosetti, Romina Mondello, Lucia Ocone, Emanuela Panatta, Maria Monsé, Veronika Logan, Alessia Merz e Sabrina Impacciatore.
‘Non è la Rai’, come si ricorderà, scatenò anche un putiferio di critiche. Per alcuni offriva una immagine mercificata della donna, per altri è passato alla storia come il primo programma trash, ma il suo creatore, Gianni Boncompagni, rispose così agli attacchi in un’intervista a Famiglia Cristiana: ”Faccio un programma privo di contenuti, non voglio lanciare nessun messaggio. Dicono che propongo ‘un insopportabile clima da gita scolastica in torpedone’. E allora? Cosa c’è di male? Sono d’accordo, solo che toglierei il termine insopportabile. E poi abolirei la parola volgare, perché io pretendo da tutti i miei collaboratori delle inquadrature castissime”.
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