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“Ora lo posso dire”. Sanremo, Gianni Morandi non ha perso tempo: a Festival chiuso tira in ballo la big

gianni morandi

Sanremo, chiuso il festival spazio ai protagonisti: il primo a parlare è Gianni Morandi. Tanti i temi trattati dal cantante a cominciare dal Blanco: “Sapesse quante cose ho fatto io a 20 anni! Anche peggio. Ma non avevo l’amplificazione di milioni di persone che mi guardavano. È stata letta così, però non volevo sembrasse una lezione, non ho mica pensato: ‘Adesso devo insegnare a Blanco come si vive’. A volte i giovani per timidezza e inesperienza compiono azioni di cui non si rendono conto”.


“L’aspetto più bello per chi fa questo mestiere è avere un rapporto con la gente, senza filtri, senza paura di incontrarsi e scambiare una parola. Senza mettersi su un piedistallo. Facciamo questo mestiere mica solo per noi, ma per la gente. La mia generazione la pensa così; i ragazzi di oggi forse lo capiranno più avanti”.

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Sanremo Gianni Morandi


Sanremo, Gianni Morandi: “Italia razzista? Spero di no”


Poi è passato a Massimo Ranieri, raccontando della loro rivalità: “Con Ranieri sì. Quando da ragazzi ho visto che si stava affermando ed era veramente forte mi sono innervosito. La rivalità c’era ma faceva bene a tutti e due. È sempre stato così, da Coppi e Bartali a Baggio e Del Piero. Adesso invece siamo molto amici e legati; Al Bano ci ha già detto che dobbiamo girare il mondo tutti e tre insieme. Ha il calendario pronto in testa”.

Sanremo Gianni Morandi


Quindi l’attualità, con la questione cannabis. “Io porca misera ‘sta cannabis non l’ho mai provata. La devo provare — scherza —. Davanti casa mia c’è una coltivazione di canapa da cui arriva un buon profumo… In realtà non so rispondere sulla legalizzazione, mi sembra però che — legale o meno — chi la vuole sa dove trovarla”. Infine le frasi su Paola Egonu.

Sanremo Gianni Morandi


Alla domanda se pensa che l’Italia sia un paese razzista Morandi replica: “Io penso di no, ma probabilmente lei ha avuto delle esperienze che le hanno dimostrato che è così, ha sofferto da bambina, si è sentita emarginata e presa in giro. Sa come si dice: non siamo razzisti ma… Io però penso di no”.


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