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“Trovato così”. Er Patata, giallo sulla morte. Cosa non torna sulla fine di Roberto Brunetti

La notizia della morte di Roberto Brunetti ha sconvolto il mondo della tv: l’attore conosciuto come Er Patata è stato trovato senza vita nella sua casa di Roma in via Arduino con le gambe e il busto coperti da un lenzuolo: aveva 55 anni. L’allarme è stato dato dalla compagna: aveva provato a chiamarlo più volte ma lui non rispondeva. Sul corpo non sono stati rinvenuti segni di violenza. Così la ex compagna ha allertato i soccorsi, e i vigili del fuoco hanno aperto la porta. Durante la perquisizione in casa gli investigatori hanno trovato una piccola quantità di cocaina e di hashish.

Secondo quanto scrive il quotidiano romano “Il Messaggero”, si saprà molto sulle origini del decesso di Roberto Brunetti dopo l’autopsia. Intanto quello che sarebbe emerso è che a stroncare l’attore potrebbe essere stata un’overdose. Resta il mistero sull’ultimo collegamento Whatsapp nella serata di giovedì, intorno alle 21, poi quel cellulare non ha mai smesso di squillare, anche quando erano già in corso i rilievi della Scientifica. Così scrive il quotidiano romano. Un ulteriore sopralluogo nell’appartamento dove viveva l’attore sarà effettuato nella giornata di lunedì 6 giugno.


Roberto Brunetti Er Patata giallo sulla morte: Procura apre un fascicolo

Un fascicolo per morte come conseguenza di altro delitto è stato aperto dalla procura. Il mistero ruota intorno agli spostamenti e agli incontri di Roberto Brunetti al venerdì 3 giugno. Con chi si era visto? Chi gli aveva scritto? Chi gli aveva telefonato? I vicini del condominio ricordano di averlo visto uscire alle prime ore del mattino. Spesso a casa con lui c’era sua figlia di nove anni. La compagna e i parenti non lo sentivano da un giorno intero, si sono preoccupati e hanno chiamato i soccorsi. Sfondata la porta, Er Patata è stato trovato supino sul letto, coperto da un lenzuolo. Era accesa la luce della stanza e questo particolare fa supporre che il decesso sarebbe avvenuto alle prime ore della sera, tra le 19 e le 22.

Solo l’autopsia fornirà dati certi sulle cause della morte. Dai rilievi effettuati, la polizia ha trovato tracce di cocaina e due bustine di hashish. Secondo questa scena, gli inquirenti non escludono la possibilità che l’attore abbia assunto cocaina tagliata male e che, dopo essersi steso sul letto, sia morto di overdose. Inoltre non si può escludere che qualcuno sia arrivato nel pomeriggio proprio per recapitare la cocaina, ecco perché le analisi dello smartphone dell’attore saranno fondamentali.

Roberto Brunetti aveva lasciato il mondo del cinema e si era dedicato alla professione di pescivendolo, finita male. Ha vissuto con il reddito di cittadinanza e attualmente pare avesse trovato lavoro come oste presso un ristorante di Trastevere. Si esclude la pista della vendita di droga come seconda possibile attività, considerato che non c’erano grandi quantità in casa.

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