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Questo amore, forza fragile, tenera, disperata…

Bellissima la concitazione di questa poesia francese. La ritmicità armonizzata che è la cifra tecnica della poetica di Prévert. Ispiratissima la maniera in cui il poeta condensa in pochi, brevi versi, tutto il significato vitale dell’amore, inteso come forza superiore a se stessa, unione e frattura tra gli esseri, unione e frattura di se stessi. L’amore, forza brutale e fragile, contraddittoria perché viva, salvifica infine perché inaspettata: più infallibile cioè della stessa speranza. Una forza che continua a resistere anche là dove la si vuol negare: saldissimo appiglio del genere umano e lanterna nel cupo della foresta. 

Questo amore
di Jacques Prévert

Questo amore 
Così violento 
Così fragile 
Così tenero 
Così disperato 
Questo amore 
Bello come il giorno 
Cattivo come il tempo 
Quando il tempo e cattivo 
Questo amore così vero 
Questo amore così bello 
Così felice 
Così gioioso 
Così irrisorio 
Tremante di paura come un bambino quando e buio 
Così sicuro dì sé 
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte 
Questo amore che faceva paura 
Agli altri 
E li faceva parlare e impallidire 
Questo amore tenuto d’occhio 
Perché noi lo tenevamo d’occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato 
Perché noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato 
Questo amore tutt’intero 
Così vivo ancora 
È baciato dal sole 
È il tuo amore 
È il mio amore 
È quel che e stato 
Questa cosa sempre nuova 
Che non e mai cambiata 
Vera come una pianta 
Tremante come un uccello 
Calda viva come l’estate 
Sia tu che io possiamo 
Andare e tornare possiamo 
Dimenticare 
E poi riaddormentarci 
Svegliarci soffrire invecchiare 
Addormentarci ancora 
Sognarci della morte 
Ringiovanire 
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove 
Testardo come un mulo 
Vivo come il desiderio 
Crudele come la memoria 
Stupido come i rimpianti 
Tenero come il ricordo 
Freddo come il marmo 
Bello come il giorno 
Fragile come un bambino 
Ci guarda sorridendo 
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov’eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t’abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

 


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