Charles Bukowski, lo scrittore dei diseredati, degli ubriaconi, dei disperati, l’autore furioso, rissoso e volgare immerso nel suo mondo squallido e cinico mostra una seconda pelle nelle sue poesie, forse la più autentica, quella ripulita dalle nefandezze che lo hanno ferito e oltraggiato fin da quando era bambino, che lo hanno fatto richiudere in se stesso costringendolo ad una corazza di disincanto. Quell’anima sensibile, capace in poche semplici parole di creare un’immagine di delicatezza ed eleganza stupefacenti, grida con forza il suo amore disperato per la vita.
Si si
di Charles Bukowski
Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.
Primo sguardo di Pino Daeni