Le ipotesi di un passo indietro di papa Francesco, proprio come Benedetto XVI, non sono così remote né solo il frutto di analisi e interpretazioni azzardate di stampa e analisti. È lo stesso Bergoglio, ogni tanto, a sottolineare la non indispensabilità di un uomo, anche se contro ogni tradizione, anche la più assoluta. E un suo pensiero, come sua abituine espresso senza “inibizioni” è una conferma. “Lo Spirito Santo – ha spiegato – è l’unico di cui non si può fare a meno”.
Ma soprattutto ha aggiunto: “Non esistono leader a vita, si scade anche nella Chiesa”. Una frase, quella di Francesco, che ha immediatamente rilanciato l’ipotesi che Bergoglio, un giorno, possa fare come Ratzinger: un passo indietro, appunto. “Nessuno è indispensabile”, “neppure nella Chiesa”.
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Ma questa è soltanto l’ultima frase di Francesco che sembra avanzare ipotesi di dimissioni. Nel luglio del 2013, sul volo di ritorno dal Brasile, affermò: “Quando Benedetto XVI ha dato le dimissioni, è stato per me un esempio. Un grande”. Poi, nell’agosto del 2014, quando sul volo di ritorno dalla Corea spiegò: “Il Papa emerito è già un’istituzione. Se un giorno non me la sentissi di andare avanti farei lo stesso”. Dunque si arriva all’ultima, e già citata, frase: “Tutti i servizi nella Chiesa è conveniente che abbiano una scadenza e che non ci siano leader a vita”.
“Sono stanco anch’io”: le parole di Papa Francesco fanno pensare…