Brutta notizia per la famiglia Polese, diventata famosa grazie alla trasmissione in onda su Real Time ”Il Boss delle cerimonie’‘, diventato il “Castello delle Cerimonie” dopo la scomparsa di don Antonio Polese, morto il 1º dicembre 2016 all’età di 80 anni, presso la Clinica “Pineta Grande” di Castelvolturno a causa dello scompenso cardiaco di cui soffriva e per il quale era stato ricoverato a Castellammare di Stabia.
Le puntate del programma in onda su Real Time hanno avuto come protagonista il Boss delle cerimonie, ovvero Antonio Polese, poi la figlia Imma, proprietari del Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, dove si organizza matrimoni sfarzosi e dalla seconda edizione anche compleanni, comunioni, battesimi e altro.
Il Castello delle Cerimonie: quanto costa un matrimonio da Imma Polese
Castello delle cerimonie, confiscato l’albergo La Sonrisa
Dopo la morte del Boss delle cerimonie la conduzione del programma è passata alla figlia Imma Polese e al marito con il titolo Il castello delle cerimonie. Ora per la famiglia Polese arriva una bruttissima notizia. L’albergo la Sonrisa, che ha fatto la fortuna della famiglia di Sant’Antonio Abate, sarà confiscato. Un impero con centinaia di dipendenti, anche 300 nei periodi migliori, diventa parte del patrimonio immobiliare del comune di Sant’Antonio Abate.
La vicenda risale al 2011, quando gli inquirenti avevano contestato una lunga serie di abusi edilizi che sarebbero stati realizzati fin dal 1979 all’interno di un’area pari a 40mila metri quadri. Nel 2016 Il tribunale di Torre Annunziata aveva condannato Rita Greco, defunta moglie di don Antonio Polese a un anno di reclusione con pena sospesa, così come Agostino Polese (fratello di don Antonio), all’epoca amministratore della società.
Da giovedì 15 febbraio, la sentenza è passata in giudicato con il pronunciamento della Cassazione. Terreni e immobili che fanno parte della Sonrisa ora passeranno al Comune di Sant’Antonio Abate. La Suprema Corte, oltre a rendere esecutiva la parte della sentenza inerente alla confisca, ha anche sancito la prescrizione dei reati contestati agli indagati.