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Operazione “Bugs Bunny”, ecco il video dell’intervento di recupero dei conigli abbandonati dalle autorità

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“Fosse stato per il Comune di Roma la bomba demografica del parco Calimera sarebbe ancora innescata. Questo nella migliore delle ipotesi, per usare un eufemismo. Nella peggiore, saremmo ancora costretti a recuperare i conigli investiti dalle macchine di passaggio o i resti degli animali utilizzati da balordi per soddisfare le proprie esigenze alimentari”. Questo il commento del commissario straordinario dell’Enpa di Roma, Michele Gualano, al termine dell’operazione Bugs Bunny.

L’intervento di Enpa si è concluso con la messa in sicurezza di 47 conigli, ora affidati alle cure dei veterinari Paolo Selleri e Vittoria Trocino che provvederanno alle sterilizzazioni e alla degenza post operatoria, entrambe propedeutiche alle adozioni.

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Enpa dice che l’operazione “Bugs Bunny” si è rivelata molto più difficile e impegnativa del previsto, perché l’amministrazione capitolina, per la quale gli animali e l’ambiente sembrano temi irrilevanti, non si è preoccupata neanche di bonificare il parco da sterpaglie e arbusti, agevolando così il compito dei volontari.

Insomma, il pericolo di una proliferazione incontrollata sembra essere scongiurato – secondo stime dell’Enpa di Roma in un anno il numero di conigli presenti nel parco avrebbe potuto raggiungere le 7 mila unità – ma è fondamentale che la colonia non venga ricostituita con l’abbandono di altri esemplari indesiderati, come accaduto in passato, o addirittura con immissioni finalizzate ad assolvere una qualche presunta funzione “educativa” per i bambini che frequentano lo spazio verde.

L’abbandono e il maltrattamento di animali, ricorda l’Enpa di Roma, sono reati penali per i quali sono previsti tanto la reclusione quanto il pagamento di un’ammenda. “Ma soprattutto – conclude Gualano – il Comune di Roma deve fare la sua parte, non può più pensare di poter scaricare sulle spalle di associazioni e cittadini il peso delle proprie inadempienze”.


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