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Il commovente gesto del padre di Nicola Tanturli al giornalista de La Vita in Diretta

Nicola Tanturli, il piccolo di due anni scomparso il 21 giugno dalla sua abitazione, una casa colonica raggiungibile solo una tortuosa strada sterrata, a 800 metri di altezza, è tornato a casa dopo aver trascorso la nottata all’ospedale pediatrico Mayer insieme alla mamma Giuseppina. Ora la magistratura ha incaricato i carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo di svolgere un’indagine al fine di valutare se è possibile ravvisare nei confronti dei genitori il reato di abbandono di minore. 

“Un errore, abbiamo fatto un errore, pensavamo di trovarlo durante la nottata perché abbiamo sentito anche il suo pianto”, ha detto il padre Leonardo al Tg1. Ad alcune domande il padre di Nicola ha già risposto. A ritrovarlo il giornalista de ‘La Vita in Diretta’ Giuseppe Di Tommaso mentre percorreva la strada durante un servizio dedicato proprio alle ricerche del bambino scomparso lunedì notte. L’inviato della trasmissione condotta da Alberto Matano è risalito dalla vallata per avvisare i carabinieri e una svolta sceso con un militare c’è stato il lieto fine. 


Nicola si trovava in buone condizioni – aveva solo un bernoccolo e dei graffi sulle gambe – e finalmente ha potuto riabbracciare i genitori. Trasportato all’ospedale pediatrico Mayer di Firenze, il piccolo è stato dimesso dopo aver trascorso “una notte tranquilla in uno dei letti dedicati all’osservazione breve“, hanno spiegato i medici in una nota. Intervistato da La Vita in diretta, Leonardo, il padre di Nicola ha voluto ringraziare Giuseppe Di Tommaso personalmente. 

“Tu hai salvato il mio figliolo”, ha detto abbracciano il giornalista protagonista del ritrovamento. Commosso anche Giuseppe Di Tommaso ripreso dalle telecamere della trasmissione. “Sono stato invitato dal padre di Nicola a casa loro a pranzo e a trascorrere un po’ di tempo insieme al piccolo – ha detto il giornalista che a stento ha trattenuto le lacrime – Leonardo mi ha detto che faccio parte di questa storia e mi ha ringraziato per aver aiutato e contribuito a ricongiungerli e farli ritrovare”. 

“Mi ha ringraziato per la delicatezza per come abbiamo trattato, soprattuto dopo il ritrovamento, la storia di Nicola.  Loro vogliono viversi questo momento in privato senza telecamere e senza circo mediatico”, ha spiegato ancora Di Tommaso. “È inevitabile ed è da comprendere l’emozione collettiva delle persone che vogliono partecipare a questa gioia. Ma sicuramente avranno tempo per vivere  questo in serenità”, ha detto Alberto Matano.

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