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“Depravati”. Manuela Arcuri sparita dalla tv torna “a bomba”: il segreto mai svelato

Dopo una lunga assenza dal mondo dello spettacolo, Manuela Arcuri torna con il docu-film I luoghi della speranza. La pellicola affronta il tema oncologico attraverso varie tematiche universali, con la partecipazione di Manuela Arcuri, Cosima Coppola e Piero Angela. A Venezia le hanno consegnato il premio ‘Leone di vetro’ come migliore attrice non protagonista proprio per questo docu-film.

Ha rilasciato una lunga intervista al Quotidiano nazionale in cui ha ripercorso la sua carriera e ha svelato dettagli privati che hanno segnato la sua vita. L’attrice è stata vittima di #Metoo ancora non c’era. La 44enne ha rivelato di aver subito avances non richieste dai propri datori di lavoro, un incubo avvenuto nei primi anni della sua carriera quando era giovane e nel cassetto aveva il sogno di entrare a far parte del mondo del cinema.

manuela arcuri vittima molestie


“Succede nel cinema come in altri posti di lavoro – racconta Manuela Arcuri -. Nel rapporto tra regista e attrice, il regista sente di avere il coltello dalla parte del manico. Le prime volte, quando andavo ai provini, ogni tanto c’era qualche stupido che ci provava, allungava la mano, mi toccava la gamba, io la spingevo via e lui ci ritentava… Ma ero così giovane che non avevo la forza di mandarlo a quel paese, oggi gli tirerei uno schiaffone”. “Erano dei depravati – prosegue l’attrice -. Ti facevano le solite domande: come ti chiami, da dove vieni e poi dicevano: ‘Fai vedere il seno’. Ma dopo due o tre volte ho capito, e gli rispondevo: se non ci sono scene di nudo, è inutile che ti faccio vedere il seno”.

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Racconta anche di come la sua carriera abbia subito uno stop inatteso: “Mi avevano proposto Pupetta 2, il seguito di Pupetta che aveva avuto molto successo. Ma ero incinta e ho rifiutato. Per due anni mi sono dedicata esclusivamente a mio figlio. Nato Mattia, ho capito quale era la ragione della mia vita. Dopo due anni, la mia casa di produzione (la Ares, nda) ha avuto grandi problemi ed è fallita”.

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Per Manuela Arcuri non è stato semplice riprendere in mano la sua vita lavorativa: “Sono rimasta senza agente, produzione, ufficio stampa. Non ero abituata a bussare alle porte, loro mi procuravano due fiction all’anno. Sono andata avanti con difficoltà, ed è arrivato pure il Covid. Sono stati anni un po’ difficili ma le difficoltà spesso si trasformano in opportunità”.

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