I dipinti arriveranno a Milano per la mostra “Leonardo da Vinci 1552 – 1519. Il disegno del Mondo'” A Palazzo Reale a partire dal prossimo 15 aprile, in occasione dell’Expo. I francesi del Louvre hanno concesso il prestito di tre “Leonardo da Vinci”. L’Italia ne voleva di più ma dobbiamo accontentarci.
Ecco i tre dipinti.
Bella Ferronière
L’opera risale al primo soggiorno a Milano dell’artista, perfettamente compatibile con altre opere degli stessi anni, come ilRitratto di musico e la Dama con l’ermellino, e riflette gli intensi studi di ottica di quel periodo, evidenti nel bellissimo dettaglio del riverbero del vestito rosso sulla guancia dell’enigmatico volto.
San Giovanni Battista
Il giovane san Giovanni emerge da uno sfondo scuro in cui non si riesce a scorgere alcun riferimento spaziale, con una rotazione a spirale del busto che lo pone improvvisamente sotto una luce proveniente da sinistra. Con la mano destra indica la Croce che tiene in mano, suo tipico attributo, e il cielo, invitando l’osservatore a una meditazione sulla venuta di Cristo. Egli si rivolge direttamente con lo sguardo allo spettatore, con un’espressione languida, ambigua e dolcemente sorridente. La fisionomia e l’atteggiamento sono tipici della produzione matura di Leonardo, ed hanno dato origine a svariate interpretazioni allegoriche, sia in chiave cristiana che pagana, tuttavia piuttosto forzate vista l’inequivocabilità del soggetto.
Annunciazione
Leonardo si allontanò consapevolmente dall’iconografia tradizionale del tema dell’Annunciazione ambientando la scena in un giardino all’esterno della casa della Vergine al posto della consueta loggia o della camera da letto di Maria. Secondo la tradizione medioevale l’ambientazione era sempre collocata in un luogo chiuso, almeno per quanto riguardava la Vergine, in modo da inserire elementi iconografici, quali il letto, mentre l’Angelo poteva essere posizionato all’esterno, ma in un hortus conclusus, ovvero un orto delimitato da alti muri che alludeva al ventre di Maria.