Agosto, tempo di sole mare e riposo. Per i semplici mortali come per i Vip. E su, non siate perfidi, tra i Vip ci sono anche quelli che lavorano sodo come Gerry Scotti che, dopo un anno passato davanti alle telecamere, ha deciso di concedersi qualche giorno di riposo in attesa che settembre torni a bussare alla sua porta con il solito carico di lavoro. Il popolare conduttore ha scelto di trascorrere qualche giorno in barca a Sassari, fotografato da “Nuovo”, assieme alla campagna Gabriella Pierini, con cui dopo dieci anni d’amore e cinque di convivenza non manca la passione.
I due si scambiano coccole in alto mare, mentre Gabriella prende il sole in libertà mettendosi in topless per la gioia di Gerry.
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Un amore, quello di Gabiriella, che ha dato a Scotti la serenità che da tempo mancava, e il loro amore non è mai stato messo in discussione tanto da arrivare a pensare a eventuali nozze. Ma a quanto pare non sarà più così (almeno per ora). Scotti, protagonista di un servizio sul settimanale “Nuovo”, avrebbe lasciato intendere di essere profondamente innamorato della compagna, ma di non avere la minima intenzione di sposarla. Le ragioni potrebbero essere diverse, ma in generale si sa che Scotti ha con la religione e la fede un rapporto molto serio e, forse, vuole rispettare quello che sono le regole del giuramento precedente fatto davanti a Dio.
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Già qualche anno fa, nel 2009, in una lettera inviata al “Corriere della Sera”, Scotti spiegò di ritenere il divorzio una specie di secondo peccato originale. Poi, chiedendosi del comportamento della chiesa in merito ai sacramenti per coloro che avessero infranto il patto matrimoniale, le parole di Scotti sono state molto severe. “Di questo mio tormento ho parlato con diversi preti, più amici che consulenti spirituali, e loro, conoscendomi, sapendo qual è la mia storia di cristiano, mi hanno dispensato dal sentire la sofferenza. Devo confessarti, direttore, che non mi ero sposato in chiesa la prima volta, ma in Comune, per rispettare le esigenze della mia ex moglie…
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E adesso con la mia compagna voglio ponderare bene l’idea del matrimonio in chiesa. Soprattutto per rispetto ai figli delle nostre unioni precedenti, che vanno tutelati e protetti. Il prete e la comunità possono essere benevoli verso di me, ma cosa diranno i nostri figli? E poi se ho sbagliato una volta e il buon Dio mi ha perdonato, non posso rischiare di sbagliare ancora. Non ho mai voluto parlare dei miei fatti privati. Se adesso ho scelto di intervenire è perché questo tema mi sta davvero a cuore. Perché l’apertura nei confronti dei divorziati auspicata dal cardinale Martini mi sembra fondamentale. Arrivare a questo è un traguardo fino a pochi anni fa inimmaginabile. E non oso andare più avanti, a una sorta di benedizione sulle unioni di fatto, perché capisco che è un concetto troppo moderno. Ma accogliere nella Chiesa quanti come me hanno sbagliato è un vero atto di carità cristiana”.
