In Egitto un video di una danza del ventre può portare dritto in carcere: non solo la danzatrice ma anche il cameramen e chiunque vi abbia avuto a che fare. Da tempo si ripetono sentenze di questo tipo soprattutto nei confronti di ballerine di danza del ventre che spesso sono cristiane, un’aggravante in Egitto dove i cristiani copti sono una significativa minoranza nel mirino delle autorità dai tempi dei Fratelli Musulmani al governo. E così, come riferisce la Bbc, è arrivata l’ultima sentenza giovedì 3 settembre: sono state condannate a 6 mesi di prigione ciascuna Suha Mohammed Ali e Dalia Kamal Youssef, in arte Shakira l’”egiziana” e Bardis. Anche il cameramen è stato condannato a 6 mesi. Un uomo che compare in un video e lo ha prodotto è stato condannato in contumacia a un anno. Sembra sia riuscito a rifugiarsi in Tunisia.
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L’accusa, riferisce Maurizio Molinari da Gerusalemme per la Stampa di Torino, era di avere indossato ”vestiti succinti” e assunto atteggiamenti ”discinti” ed era stata presentata da un avvocato Mohamed el-Nemr. Per questo le due ballerine si sono rese colpevoli di ”violazione della morale pubblica” e ”danno all’immagine dell’Egitto”. Shakira ”l’egiziana” è in particolare nota per il video musicale della canzone popolare ”Felfel we El Kamoun” mentre Bardis appare nel video ”Ya Wad Ya Te2eel” che sono stati, entrambi, considerati ”senza vergogna” dal tribunale presieduto dal giudice Mohammed Fathi”. Nel marzo del 2015 un’altra danzatrice famosa, Safinaz, che non è egiziana ma armena e quindi cristiana, era stata condannata anch’essa a 6 mesi per insulto alla bandiera nazionale per avere danzato coprendosi con la bandiera. Un’altra danzatrice, Salma el-Fouly, è stata condannata in luglio anch’essa a 6 mesi per un video in cui indossava poco più di nulla mentre si prendeva gioco di un gruppetto di spasimanti.

