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“Querelata”. Guai per Iva Zanicchi, denunciata dall’attore dopo quello che è successo in tv

Iva Zanicchi, la confessione di nome e di fatto. Tutto in diretta tv nello studio di “La confessione”. La nota e iconica cantante italiana ma anche conduttrice e figura storica del piccolo schermo, Iva Zanicchi, ha lasciato intendere di alcuni contatti tra Nunzio Gallo e i boss della malavita di New York. Inevitabile la querela da parte del figlio del cantante.

Ospite del talk di canale Nove venerdì 12 novembre, che vede alla conduzione il nome di Peter Gomez, Iva Zanicchi ha fatto riferimento al napoletano Nunzio Gallo, padre di Gianfranco Gallo, scomparso nel 2008. Ma le dichiarazioni di Iva non sono passate inosservate e l’annuncio del figlio del cantante non lascia trapelare alcun dubbio.

Iva Zanicchi Nunzio Gallo allusione querela figlio


Dalle parole in diretta di Iva allo sfogo di Gianfranco Gallo è stato un attimo. La cantante ha detto: “Lasciamo perdere, tutti sti boss che… Quando sono andata a New York a cantare le prime volte, cantavamo al Madison Square Garden, dove i Beatles hanno avuto difficoltà a cantare. Arrivava Nunzio Gallo e andava a cantare al Madison. Perché secondo lei?”.

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Il figlio del noto cantante scomparso nel 2008 non poteva che sopraggiungere con un messaggio chiaro e tondo lanciato sul social. Queste le sue parole, e anche le sue intenzioni condivise attraverso un video Facebook: “Signora Zanicchi, prima di tutto perché lei avrebbe dovuto cantare al Madison Square Garden e Nunzio Gallo, no?”.

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“Mio padre aveva vinto il Festival di Sanremo, la prima Canzonissima, il Festival di Napoli. Andava lì perché gli emigranti lo volevano. Queste cose, tra l’altro, erano organizzate da Vincent Gardenia, un attore che poi ha vinto un Oscar. Mio padre ha cantato anche alla Scala di Milano con Renata Tebaldi nella Boheme”.

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“Lei ha mai cantato alla Scala di Milano? Io credo di no. Ero indeciso se farle una querela. Gliela faccio e con i soldi finanzierò una fondazione a nome di mio padre che dia una borsa di studio ai ragazzi napoletani poveri che vogliono studiare canto e non ne hanno la possibilità”, ha poi chiosato.

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