Isola dei Famosi, è arrivata la sentenza per l’ex naufrago. Arrestato a settembre scorso nell’ambito di una maxi operazione di contrasto alla ‘ndrangheta, ha patteggiato una pena di 3 anni. L’indagine è stata condotta dai nuclei di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Milano e Pavia, con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma. L’ex concorrente è stato ritenuto dagli inquirenti prestanome di Davide Flachi, in quanto titolare fittizio di un negozio di articoli sportivi riconducibile alla famiglia mafiosa.
Davide Flachi è il figlio di Pepè Flachi, il boss della Comasina morto lo scorso gennaio e dovrà scontare una pena di 20 anni per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni e truffe assicurative. Sono stati condannati anche il cugino Santo Crea (17 anni e 4 mesi) e Samuel Cimmarusti (18 anni).
Leggi anche: “Stiamo insieme…”. Isola dei Famosi 2023, la naufraga e il volto della tv sono una coppia

Condannato l’ex naufrago dell’Isola dei Famosi
Franco Terlizzi, invece, è stato ritenuto dagli inquirenti prestanome di Davide Flachi. Ex pugile e personaggio televisivo, è diventato popolare per la partecipazione al reality nel 2018. Era nel cast dell’edizione condotta da Alessia Marcuzzi in studio e coordinata da Stefano De Martino in Honduras come vincitore di Saranno Isolani.

Classe 1962, Franco Terlizzi è originario di Bitonto, anche se da anni ormai vive a Milano. Ha dedicato tutta la vita al pugilato in cui ha raggiunto alti livelli tra i pesi massimi leggeri e oggi è un personal trainer molto seguito sui social. Lì condivide scatti mentre si allena e immagini e video girati insieme al figlio, Michael Gabriel Terlizzi, anche lui volto noto del piccolo schermo.


A distanza di qualche giorno dall’arresto, avvenuto a settembre scorso, l’ex naufrago dell’Isola dei Famosi è stato scarcerato. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto l’istanza che avevano presentato gli avvocati Marcello Perillo e Antonino Crea. Ora, aprile 2023, è arrivata la sentenza.