Si chiama philofobia, è la paura dell’amore, che colpisce uomini di tutte le età, specialmente quelli più realizzati sotto il profilo professionale. Ma l’amore, si sa, non contempla limiti, orari, tantomeno ordini, forse per questo terrorizza gli uomini abituati ad avere il controllo della situazione. Ma c’è anche chi lo rifugge a causa di esperienze dolorose passate, mai completamente superate, e chi lo evita a causa di traumi con radici nell’infanzia.
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1. Paura di perdere il controllo. È vero, anche Superman ha la sua Lois e Spiderman la sua Mary Jane, ma per alcuni uomini l’amore rappresenta la vera kryptonite, il punto debole che li può rendere più vulnerabili. Meglio alzare la guardia, pensano allora, e rammentare che in fondo Batman si fidava solo dell’amico Robin.
2. Paura di mettersi a nudo. Arriva il momento in una relazione lunga e duratura in cui tutti ci dobbiamo mostrare per come siamo. È inevitabile. Ma non tutti sono pronti a sfilarsi la maschera indossata nei primi tempi, non tutti hanno la capacità di mettersi a nudo davanti a qualcun altro, farsi conoscere davvero, fin nel profondo di se stessi.
3. Paura di soffrire di nuovo. È la reazione inversa di chi cerca di lenire il dolore dopo una relazione finita male con il classico “chiodo scaccia chiodo”. In questo caso, infatti, il chiodo è ben saldo al suo posto, e fa ancora così male che si scappa anche solo dalla remota possibilità che ad uno se ne affianchi un altro.
4. Paura di perdere gli spazi. Amare la libertà a tal punto che solo al pensiero di limitarla un po’ ci si sente soffocare. È il classico esempio da film di chi lascia dormire la partner nel proprio letto purché si volatilizzi alle prime luci dell’alba. E che non lasci in giro “ingombranti” spazzolini!
5. Paura del cambiamento. I cambiamenti destabilizzano gli uomini anche più delle donne. Che poi probabilmente è anche il motivo per cui spesso sono più le seconde a chiedere la separazione rispetto ai primi quando il matrimonio va in crisi. E alcune volte, al contrario, è la paura del cambiamento che nutre un uomo abituato alla solitudine a spingerlo a tenere lontane eventuali partner.