Edward Estlin Cummings, più noto come o e.e. cummings per via della sua abitudine a firmarsi tutto in minuscolo, è stato un poeta, pittore, illustratore, drammaturgo, scrittore e saggista statunitense.
Nonostante la vicinanza di Cummings agli stili d’avanguardia, molto del suo lavoro rientra nella tradizione. Molte delle sue poesie infatti sono sonetti. La poesia di Cummings spesso sviluppa i temi dell’amore e della natura, così come il rapporto tra l’individuo e le masse. Nei suoi componimenti s’incontra pure una dose abbondante di ironia e satira. Per Cummings la composizione scritta è uno strumento pittografico, tanto che nel suo caso l’uso delle maiuscole, i segni di punteggiatura, le frequenti spezzature di verso, costituiscono all’occhio del lettore altrettante segnature ritmiche, attraverso cui il testo può essere immediatamente interpretato e compreso a livello visivo. Per questo alto grado di visualizzazione la poesia di Cummings è detta anche poem-picture. La poesia che segue è tratta dai Poemi del 1958.
Il tuo cuore lo porto con me.
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
So che il mio cuore manderà ancora – ribelle – il suo ticchettio