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Hiroshima, il bonsai di 390 anni sopravvissuto alla bomba atomica. Simbolo della natura contro il ”male tecnologico” dell’uomo

 

Questo bonsai ha attraversato quattro secoli di storia del Giappone a partire dal 1625. Ma la particolarità del pino bianco è che è riuscito a sopravvivere anche alla bomba atomica lanciata dagli Usa a Hiroshima durante la Seconda Guerra Mondiale. Infatti quando gli aerei statunitensi il 6 agosto 1945 sganciarono Little Boy sulla città nipponica, il bonsai si trovava a meno di due miglia dall’epicentro del fungo atomico. Eppure la pianta rimase miracolosamente intatta, poiché il muro del vivaio in cui si trovava all’epoca le fece da scudo.

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A raccontare questa incredibile storia sono stati i nipoti di Masaru Yamaki, l’ultimo proprietario del bonsai, che donò la pianta all’Arboretum’s National Bonsai and Penjing Museum di Washington per celebrare il bicentenario della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. I nipoti di Yamaki sono riusciti a vedere il bonsai solo nel 2001 quando visitarono il Penjing Museum dal momento che fino ad allora ne avevano sentito parlare dai racconti del nonno. Ancora oggi la pianta continua a vivere e ha ormai quasi doppiato l’aspettativa di vita massima per questo tipo di piante, duecento anni.


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