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“Adesso basta!”. Non è l’Arena, Massimo Giletti costretto ad alzare la voce con l’ospite: “Non me ne frega niente”

A Non è l’arena Massimo Giletti interrompe brutalmente Vauro Senesi. Ma cosa è successo? In studio a La7 c’è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che denuncia come la politica abbia messo ai vertici della sanità dirigenti inadeguati, asserviti e dunque senza coraggio. Una scelta che si riverbera ora sulla gestione dell’emergenza vaccini. “Ma continua ad essere così la politica”, accusa Vauro, puntando il dito ovviamente su una leghista. “Avete nominato capigabinetto, sottosegretari, avete fatto una come la Borgonzoni sottosegretaria alla Cultura, una che si vanta di non aver letto un libro”.

“No però scusate, io accetto le provocazioni ma non voglio parlare di queste cose qui oggi”, interviene Giletti. “Stiamo parlando di vaccini, voglio dare risposte sui vaccini”, prosegue. “Ma sono legate, la politica non valuta la competenza!”, insiste il vignettista del Fatto quotidiano. “In questo momento ho poco tempo, voglio parlare del perché non si fanno vaccini in Italia – alza la voce il padrone di casa -, non me ne frega niente se un sottosegretario non legge libri, tanto poi sul tema della cultura purtroppo i sottosegretari sono limitati, lo sappiamo”. (Continua a leggere dopo la foto)


E ancora Giletti: “Io guardo la faccia di Carlo Cottarelli, questo è il problema”, rivolgendosi all’ex commissario alla Spending review in collegamento, sorridente. “Un uomo straordinario per questo paese, uno che la politica ha messo all’angolo, proprio perché non guardava in faccia a nessuno e aveva indicato dei tagli. Non sappiamo scegliere le persone”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il Prof. Carlo Cottarelli al termine dell’incontro con il Presidente Sergio Mattarella. .(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Perché è la politica delle mediocrità, dei mediocri!”, si scalda Vauro, e Giletti allargando le braccia gli dà ragione almeno su questo: “Sì, va bene…”. Solo qualche tempo fa sempre il fumettista aveva fatto sbottare anche Rita Dalla Chiesa. La conduttrice non prese bene lo scatto di Vauro che lo vedeva con in mano un cartello dalla scritta “anche io sono italiano purtroppo”. (Continua a leggere dopo la foto)

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“Era italiano anche mio padre e chi, come lui, con le loro morti hanno permesso che tu potessi scrivere certe ca**e senza che nessuno ti prenda a calci. Cambia nazionalità, così salvi la tua libertà di espressione. E noi avremo un ‘italiano’ come te in meno”, aveva tuonato la Dalla Chiesa.

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