La bufera sulle principesse Selassiè si è conclusa durante la puntata in onda venerdì 1 ottobre. Il caso era scoppiato quando il settimanale Oggi ha lanciato la bomba secondo la quale Jessica, Lulù e Clarissa non sarebbero davvero principesse perché in realtà nipoti del giardiniere di palazzo Selassiè.
“Il settimanale Oggi è in grado di rivelare che Giulio Bissiri (secondo Oggi il vero nome di Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié) è nato effettivamente in Etiopia, figlio di un giardiniere italiano che lavorava nel palazzo imperiale di Hailé Selassié. Il bambino giocava con i nipoti di Hailé Selassié ed era ben voluto dalla famiglia imperiale che lo considerava come uno di loro. Rientrato in Italia, ha vissuto il sogno di recuperare l’immenso tesoro del Negus”, si legge.
GF Vip 6, la verità sulle principesse Selassiè
Venerdì sera Alfonso Signorini conduttore del GF Vip 6 è entrato nella casa per chiamare le “principesse” nel confessionale e parlare con loro. Il conduttore ha dovuto comunicare a Lulù, Jessica e Clarissa che in queste ore è uscita anche la notizia che il papà si trova in carcere per truffa. “Lo sapevamo”, hanno detto le principesse, spiegando a Signorini di non avere detto niente alla produzione del Grande Fratello Vip semplicemente per una questione di privacy.
Ma torniamo all’identità delle ragazze. A spiegare davvero la loro dinastia ci ha pensato Jessica: “C’è molta invidia, ci siamo abituate. Se non fossimo principesse non saremmo venute qui a smascherarci, non sarebbe stato intelligente da fare. 47 anni fa, c’è stata una rivoluzione che ha spodestato il nostro bisnonno e che ha portato tanto dolore alla nostra famiglia. Fratelli di mio padre, sue zie, cugini e cugine non hanno fatto in tempo a scappare, come ha fatto mio padre”.
“Molte persone della nostra famiglia hanno subito violenze, torture, il carcere, perché appartenevano alla famiglia Haile Selassie. – ha spiegato ancora Jessica. – Mio padre è scappato perché una persona l’ha aiutato. Arrivato in Italia, 47 anni fa, ha cambiato nome per salvarsi la vita. È andato a Londra dove c’era suo zio, ha recuperato i contatti con alcuni membri della famiglia, sparsi in giro per il mondo. Noi siamo tranquille, sappiamo chi siamo e non ci vergogniamo. A palazzo c’era un giardiniere ed è l’uomo che ha portato mio padre in Italia per salvarlo”.