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“Perché peso 150 chili”. Francesco Nozzolino parla della sua vita. Non sempre facile

francesco nozzolino avanti un altro perché 150 chili

È diventato famoso negli ultimi anni grazie alla sua simpatia e, senza dubbio, anche per le sue ‘forme’. Francesco Nozzolino, personaggio noto per la sua partecipazione come XXXL ad “Avanti un altro“, ha rilasciato un’interessante intervista a Fanpage rivelando il motivo per cui pesa 150 chili. A scanso di equivoci e in piena era “bodyshaming”, in cui frustrati e idioti se la prendono con gli obesi o chi non rispetta certi canoni estetici insultandoli, è doverosa una premessa.

Le persone in sovrappeso sono a maggior rischio per lo sviluppo di diversi disturbi come il diabete, le malattie cardiovascolari (ictus e infarto), malattie respiratorie (quali le apnee notturne), problemi a carico delle articolazioni, disturbi ginecologici, infertilità, impotenza e disturbi dell’umore (centro-obesi.com). In ogni caso nell’intervista Francesco Nozzolino si racconta a cuore aperto, dalla morte della mamma al rapporto col papà.

Leggi anche: Francesco Nozzolino: età, peso e vita privata. La morte della mamma, la ‘malattia’ per il cibo e l’omosessualità

francesco nozzolino avanti un altro perché 150 chili


Il dolore per la morte della mamma e gli insulti omofobi sui social

Francesco Nozzolino, oltre al programma con Bonolis e Laurenti, ha preso parte anche a Domenica Live e Pomeriggio Cinque ospite di Barbara D’Urso. Dietro quell’aria scanzonata e leggera, tuttavia, si cela tanta sofferenza. Nel 2011 il 34enne ha perso la mamma, una tragedia dalla quale ha cercato di fuggire rifugiandosi nel cibo. È arrivato a pesare fino a 200 chili.

francesco nozzolino avanti un altro perché 150 chili

Anche la sua vita sentimentale non è stata fortunata: “Non sono mai stato fidanzato” ha rivelato non troppo tempo fa. A tutto ciò si aggiungono gli insulti legati al suo orientamento sessuale: “A un certo punto ho deciso di crearmi un’armatura di indifferenza, non volevo vivere nel dolore, sono diventato freddo e impassibile. A chi critica il mio modo di vivere la mia omosessualità dico: “Sono gay, ti sta bene? Ottimo! Non ti sta bene? Pazienza, vivo lo stesso!“. E soprattutto esprimo la mia omosessualità come mi pare e piace, non devo dare conto a nessuno”.

Commovente il ricordo della mamma a cui Francesco era molto legato. Poco prima che se ne andasse la donna ha chiamato suo figlio per un ultimo saluto, ma lui non ha risposto. Mezz’ora dopo la mamma (malata da tempo, ndr) è morta: “Quel momento resterà un rammarico per me, mi sentirò sempre in colpa per non aver risposto a quella chiamata. Mi stava cercando per un ultimo saluto e non ho risposto, se ci ripenso mi viene ancora da piangere. Rispose mio fratello, dormivamo in camera insieme. Gli disse solo: “È una bella giornata, chiedi a Francesco di stendere i panni”. Sono sollevato che abbia sentito almeno lui al telefono prima che tutto finisse.

Infine il rapporto col papà: “Mio padre mi vuole bene, sono la sua forza, la sua stella polare, guai se dovesse perdermi! Purtroppo non riesce a concepire il rapporto tra due persone dello stesso sesso. È cresciuto in campagna con otto fratelli e come punto di riferimento i suoi genitori e il loro legame da coppia classica, tutta casa, lavoro e figli. Non ci crede che io sia gay, mi chiede cosa voglia dire. Ma va bene così, devo capirlo, è cresciuto con una mentalità contadina e antiquata”.

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