La signora ha un marito che lavora occasionalmente, e un figlio studente, ma per il Comune di Brindisi non ha diritto ad alcun sostegno.
La sua vita è resa più complicata dalle barriere architettoniche in città, ed ora anche senza il diritto all’assistenza che prima le veniva garantito dai servizi sociali almeno due volte a settimana.
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“E’ paradossale, c’è gente che senza grossi problemi di vita quotidiana, decide di disfarsi del proprio animale alla prima difficoltà o incombenza economica, e poi c’è Kata che con tanta dignità e amore stringe i denti e pensa ai suoi amati figli di pelo e a come garantire loro le necessarie cure,” dice Antonella Brunetti della presidenza dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA).
Pippo aveva un problema all’occhio che non gli permetteva di vedere bene, causandogli anche prurito e conseguente stress, che su un cagnolino di 13 anni avrebbe potuto sortire effetti altamente lesivi.
“Quando sono venuta a conoscenza della storia di Kata- afferma Brunetti – sono rimasta basita – ma non più di tanto, avendo visto per ben dieci anni il verificarsi di continue ingiustizie sugli indifesi, persone o animali che siano, per me non c’è distinzione là dove la scorrettezza morale fa da sovrana.”
D’intesa con un veterinario libero professionista, Dott. Sebastiano Tiralosi e l’equipe Trinacria, AIDAA ha subito accolto la disperazione di Kata sublimandola in un gesto d’amore concreto: l’intervento chirurgico per Pippo.
Pippo finalmente ha riacquistato la vista assieme alla serenità, ora spetterà al Comune intervenire per restituire parte delle serenità di cui è stata privata Kata.