Sono entrati in chiesa per assistere alla messa con il loro cane ma il parroco li ha cacciati. È successo ad Alassio nella chiesetta di Sant’Anna: l’animale, un esemplare di golden retriever, se ne stava accucciato accanto ai padroni, ma per don Gilles Jeanguenin quello non era il posto per la bestia e sono stati mandati via. Questo è stato il racconto di alcuni testimoni a La Stampa. ”Più che allontanati, sono stati cacciati in malo modo – ha detto al quotidiano la signora Giovanna Grossi che ha assistito alla scena – Non appena li ha visti, il parroco non solo ha fatto loro il segno di andarsene ma lo ha detto a voce alta davanti a tutti. I due sono usciti dalla chiesa mortificati. Eppure il cane non stava disturbando nessuno”.
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Secondo il racconto di alcuni testimoni, il cane non ha abbaiato ed era munito di regolare guinzaglio. Ma per il parroco quella era una mancanza di rispetto. ”Si tratta di semplici norme di buona educazione – si è difeso poi l’uomo di chiesa –. Questo è un luogo di culto e, come tale, va rispettato. Non si tratta di essere cattivo con i cani, ma semmai di educare i loro padroni. Mi pare che anche nei musei e in molti locali pubblici non facciano entrare i 4 zampe. Non vedo cosa ci sia di strano”. Don Gilles sostiene di essersi rivolto ai turisti con educazione e di non avere nulla contro gli animali: ”Amo i cani, ne ho avuto uno per 8 anni, ma il problema è che molte persone hanno perso il senso del limite”. Eppure quel gesto non è piaciuto a molti dei fedeli presenti: ”Ma chi si crede di essere quel parroco per poter decidere chi può seguire o meno la messa? Quella non dovrebbe essere la casa del Signore che accoglie tutti?” ha proseguito la signora Grossi.