È il male del 21esimo secolo. Il male oscuro che colpisce almeno una volta nella vita. È la depressione, una patologia spesso silente che aspetta solo di uscire fuori al momento giusto, a volte con esiti devastanti. Ma una speranza arriva dall’Italia. Uno studio promosso dalla neonata “Fondazione Brf Onlus – Istituto per la ricerca scientifica in psichiatria e neuroscienze” di Lucca ha messo a punto un braccialetto, come quelli tanto di moda per il monitoraggio dell’attività fisica, in grado prevedere la depressione o i cambiamenti tipici dei disturbi dell’umore, che oscillano dal vedere tutto nero a fasi maniacali di esaltazione, permettendo così di intervenire rapidamente.
«L’idea della Fondazione Brf onlus – afferma il presidente, Armando Piccinni, psichiatra e docente dell’Università di Pisa – è quella di identificare i marcatori biologici di questi up and down del tono dell’umore. Attraverso dei braccialetti elettronici, come quelli che usano gli sportivi, i pazienti saranno monitorati 24 ore al giorno per sei mesi. Terremo traccia delle variazioni dei battiti cardiaci, dell’alternanza sonno-veglia e dell’attività fisica». Successivamente, tramite un’app per smartphone che dialogherà con il braccialetto elettronico, il paziente sarà avvisato con una notifica dell’imminente cambio d’umore e potrà ricorrere alla terapia preventiva, attraverso il proprio medico psichiatra.
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