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Le associazioni ritengono importante e dovuto un urgente intervento del Commissario prefettizio Tronca e del Presidente della Regione Zingaretti, in quanto Enti proprietari e gestori dell’Azienda, affinché cessino immediatamente queste condizioni e diano la grazia a 189 vitelli e vitelloni messi all’asta con un Avviso del Dipartimento Agricoltura di Roma Capitale.
“Un patrimonio inestimabile dal punto di vista ambientale e paesaggistico non può più essere un’anacronistica azienda di produzione ma anzi deve essere trasformato un Centro di recupero di animali maltrattati o sequestrati dall’Autorità Giudiziaria, funzione di cui si registra una cronica mancanza – dicono Enpa, Lav, Lndc e Oipa – chiediamo la salvaguardia della attività pubblica, e non a fine di lucro, di animali, strutture e terreni, valorizzandoli per una reale funzione sociale che non può più essere quella di produrre latte e carni a spese dei cittadini”.