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Dammi canto da cantar soave, sì che lacrime di cielo colorino la vita.

La vita di Alda Merini è stata dura e le ha concesso pochi sconti, ma lei ha saputo esprimere nelle sue poesie tutto l’amore di cui intensamente viveva. La malattia la portò a vivere diversi periodi all’interno di ospedali psichiatrici. Esperienze durissime che si alternano a quelle altrettanto dolorose vissute nell’ambito familiare. Dopo la morte del marito nel 1983 visse un periodo di grave disagio economico. Sposò, dopo una relazione a distanza, il poeta Michele Perri che la ospitò nella sua casa a Taranto, ma dopo poco tempo tornò a Milano dove finalmente divenne un personaggio di successo: diversi premi letterari e una laurea honoris causa dall’Università di Messina celebrano finalmente la sua grandezza.  Morì a Milano il 1° novembre 2009 nel reparto di oncologia dell’ospedale San Paolo a causa di un tumore osseo.

Dammi canto da cantar soave,
sì che lacrime di cielo
colorino la vita.
La tavolozza ha sette mutamenti,
uno per ogni bacio che mi hai dato.
Sette baci di labbra ed assoluto,
sette mammelle gonfie di teatro.

 


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