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“Io mi dissocio da quello che dici!”. Non è l’arena, Fabrizio Corona si spinge un po’ troppo oltre e Massimo Giletti prende le distanze. E spunta il nome di un grande vip

È successo un po’ di tutto nella puntata di “Non è l’Arena” di domenica 22 novembre. Quasi in difficoltà, ma gongolante, Massimo Giletti che dopo quello della sanità calabra, affronta il terrificante caso di Alberto Genovese del 10 ottobre scorso. Il PR Daniele Leali, amico di Genovese, si assolve: “Non avrei mai immaginato che Alberto potesse fare una cosa del genere. Io non c’ero”, ma Saverio Macrì, difensore della vittima: “Presenterò querela per gli audio resi pubblici”. Omertà del bodyguard che piantonò la porta della camera da letto dove si stava consumando l’abuso inumano e crudele.

Tutti sono d’accordo su una cosa, quella della ragazza è una vita interrotta a 18 anni o poco più. I ricordi che riaffiorano facendo male al pari della violenza fisica. La giustificazione vile di Genovese “ero sotto l’effetto della cocaina”. La condanna dei finti moralisti e il giudizio di chi parla dal pulpito di immaginifiche vite immacolate. A “Non è l’Arena”, Massimo Giletti affronta il caso della ragazza stuprata barbaramente da Genovese, ricco imprenditore con il pallino delle feste no limits, nel suo attico a due passi dal Duomo: “E’ stata violentata e non ‘sarebbe’, perché le immagini lo inchiodano, io le ho viste”. (Continua a leggere dopo la foto)


Quella di Genovese (Ndr), “E’ una storia raccapricciante e si è consumata in un luogo da un nome significativo: terrazza Sentimento dove in pieno lockdown la gente si assembrava”. Poco dopo è la volta di Fabrizio Corona che assolve il Leali e fa infuriare Massimo Giletti su una frase che ha un peso davvero molto forte. (Continua a leggere dopo la foto)

“La posizione di Carlo Cracco, del buttafuori e di Leali è la stessa”, spiega Corona, riferendosi a tre partecipanti delle feste di Genovese. “Cracco non era presente a quella festa, mi dissocio totalmente”, puntualizza subito Giletti riguardo al celebre chef. (Continua a leggere dopo la foto)

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Ma Corona prosegue imperterrito: “Mi prendo la responsabilità e spiego perché. Per Cracco, il buttafuori e Leali si deve parlare giuridicamente di connivenza”. E Giletti alza platealmente le mani: “No no guarda…”. “Non hanno l’obbligo giuridico di denunciare, ma hanno l’obbligo morale di farlo”, conclude Corona in collegamento.

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