Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Conoscete questa donna? Lei, dopo Mark Zuckerberg, è la persona più importante di Facebook. Dopo la perdita improvvisa del marito, questa è la sua prima uscita pubblica. Ecco cosa ha detto

Un discorso potente quello di Sheryl Sandberg, direttore operativo e numero due di Facebook, ai laureandi dell’Università di Berkeley. “Oggi non sono qui per dirvi cosa ho imparato dalla vita, ma cosa ho imparato dalla morte”. Il primo discorso in pubblico dopo l’improvvisa morte del marito Dave risalente al maggio dello scorso anno. Sheryl Sandberg, che in queste ore sta raccogliendo i commenti commossi di giornalisti e addetti ai lavori, non è più (solo) l’autrice di Lean In (in italiano Facciamoci avanti) che agli studenti del City Colleges of Chicago — nel maggio del 2014 — parlava di “sogni che possono diventare realtà”, della necessità di “rimanere ambiziosi”, di “rendere il mondo un posto migliore” e della diseguaglianza fra uomini e donne, il tema che più le sta (anzi, stava) a cuore e affronta nel suo libro. “Ho imparato una cosa importante: quando avete bisogno di aiuto chiedetelo. Chiedere aiuto è una forma di forza e non di debolezza”. L’unica, all’epoca inconsapevole, connessione fra i due discorsi è forse questa. La Sheryl Sandberg del 2016 è una donna segnata, forse più cauta ed empatica nel modo di esprimersi e pronta a condividere con il mondo la scomparsa “improvvisa e inaspettata” di Dave. “Eravamo alla festa del 50esimo compleanno di un amico in Messico. Ho fatto un sonnellino. Dave è uscito. Quello che è successo dopo è stato impensabile: andare in palestra e trovarlo disteso sul pavimento. Volare a casa e dire ai miei figli che il loro papà se n’era andato. Guardare la sua bara che veniva calata nel terreno”, ha raccontato ripercorrendo le ore cui hanno partecipato emotivamente in molti.

(continua dopo il video)

Non si tratta di più di provare a sciare o ammettere davanti al proprio capo di non saper utilizzare un programma informatico, aneddoto che torna a citare: “Ho imparato a conoscere la profondità della tristezza e la brutalità della perdita. Non sto parlando del fatto che queste cose vi accadranno o meno. Sarà così. Oggi voglio parlavi di quello che succede dopo”, ha detto la 47enne alla platea di giovani e avide menti anticipando i temi, secondo le indiscrezioni di Bloomberg, del suo nuovo libro. Dopo tornano la “speranza, la forza e la luce”. Fanno capolino le persone a cui chiedere aiuto, dall’amico Phil (e la sua spalla) su cui piangere e dal rabbino allo psicologo Martin Seligman e alla sua teoria delle tre P: personalizzazione, la tendenza a dare la colpa a se stessi che va trasformata nella spinta per fare meglio; pervasività, la convinzione che quanto accaduto condizionerà tutti gli aspetti della propria vita da convertire in un repentino ritorno alla routine; e permanenza, sensazione che i sentimenti siano destinati a durare per sempre. Non è così, anche grazie alla quarta P scherzosamente citata da Sandberg. La pizza. Provare a godersi la vita, insomma, consapevoli di come il nostro cervello abbia “un sistema immunitario e ci sono passi da compiere per aiutarlo a rimettersi in marcia”. Forzarlo, più che aiutarlo. “Non siete nati con una quantità fissa di resilienza. È un muscolo, si può costruire e farlo lavorare quando serve”. Mentre parla, l’imprenditrice la marcia la cambia, il muscolo lo allena. Con il tono, con gli occhi, con i termini. “Gratitudine”, “momenti di gioia” (da scrivere prima di andare a letto), “amore”, “risate”. Torna la solita Sheryl quando fa notare come la perdita di un partner abbia spesso gravi conseguenze finanziarie, soprattutto per le donne, e riconosce di aver schivato l’ostacolo, uno dei tanti cui è esposto l’universo femminile. Chiude permettendosi una breve fuga dall'(in)visibile scenografia sempre presente alle sue spalle (Facebook): “Siate presenti per la vostra famiglia e i vostri amici. Intendo di persona. Non solo con un messaggio corredato da un emoticon a forma di cuore”. In bocca al lupo Sheryl.

{loadposition intext}

Anche Facebook ha un cuore: Mark Zuckerberg e, per manifestare la sua felicità, prende una decisione-bomba. Miliardi di dollari in regalo, ecco a chi andranno

 

Fonte: 27esimaora.corriere.it/


Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004