Una bruttissima vicenda ha avuto come protagonista un ex concorrente del Grande Fratello, condannato per reati decisamente gravi. L’ex gieffino, stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, ha avuto una pena di sei anni e sei mesi di reclusione perché accusato di estorsione, lesioni e stalking. Non è la prima volta che finisce nei guai e che è costretto ad affrontare un verdetto in tribunale.
L’ex concorrente del Grande Fratello condannato avrebbe, stando a quanto appurato, compiuto i reati ai danni di un pensionato che aveva deciso di ospitarlo nella sua abitazione nella Bassa Bergamasca. L’ex gieffino ha fatto sapere che l’anziano era un amico di bevute e giochi e frequentavano insieme un bar. Poi gli aveva offerto di vivere con lui perché era rimasto senza una dimora.
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Grande Fratello, ex concorrente condannato a più di 6 anni di reclusione
L’ex concorrente del Grande Fratello non è la prima volta che viene condannato. Ha già una pena che sta scontando per tentata violenza su un’ex fidanzata e estorsione ai genitori. Queste nuove accuse risalgono invece tra il 2015 e il 2019. Stando all’ex GF, c’era un accordo tra lui e il pensionato, che riguardava il fatto che “dovesse tenere lontana gente straniera che lui si portava in casa e gli chiedeva soldi”. Poi l’ex concorrente ha pure detto che avrebbe offerto dei favori sessuali: “Vergognoso, ma mi servivano soldi”.
Chi è stato condannato è Kiran Maccali, che ha partecipato alla dodicesima edizione del Grande Fratello, andata in onda dal 24 ottobre 2011 al primo aprile 2012, e che era conosciuto col soprannome Il Principe. Ha avuto poi problemi con la droga e l’alcol negli anni a venire. 38 anni, originario dell’India, era stato adottato quando aveva pochi mesi di vita da una famiglia residente a Romano Lombardo (Bergamo). Kiran ha negato le lesioni contro il pensionato: “C’è stato solo un calcio“. Ma la presunta vittima ha detto tutt’altro.
Il pensionato ha rivelato: “Gli davo i soldi perché lo consideravo un figlio“. Una versione totalmente diversa da quella di Kiran Maccali, che è stato in carcere già negli anni passati.