Il governo lavora a un intervento sul canone Rai da inserire nella legge di Stabilità. Lo ha confermato Enrico Morando, il viceministro dell’Economia, spiegando che la nuova norma potrebbe arrivare al Senato e potrebbe legarsi ai provvedimenti sulle emittenti locali. L’idea è quella di far pagare agli utenti il canone con un aumento nella bolletta elettrica, con un importo ridotto rispetto a quello attuale. Secondo le ultime indicazioni il canone dovrebbe essere pagato con la bolletta elettrica, o comunque arrivare con un bollettino annuale ai titolari di un’utenza. Ci dovrebbero essere solo due fasce: una sotto i 7.500 euro di reddito (con esenzione totale) e una sopra, con un esborso di circa 80 euro. Secondo il ministro ministro, le risorse aggiuntive ricavate servirebbero a finanziare le emittenti locali, che, ha spiegato Morando in commissione Bilancio alla Camera, “hanno dovuto mettere in cassa integrazione una parte enorme dei dipendenti, sono in una situazione di disagio drammatico». Il governo «intende affrontare il problema se possibile in termini strutturali». Per farlo, occorre una «modificazione dell’assetto del canone Rai”.
