Caccia alla foca, sit-in davanti alla sede del Parlamento di Strasburgo di un gruppo di Inuit, eschimesi, venuti dalla Groenlandia per difendere un’attività fondamentale per la loro sopravvivenza. Sit in arricchito tra l’altro da uno stand gastronomico con fegato di foca alla griglia. La caccia alla foca è al 100% ecologicamente sostenibile e autorizzata dalla legge. Inoltre, per questi animali non c’e’ alcun rischio di estinzione. L’Europa quindi intervenga per salvare il mercato da una crisi che va avanti da anni e sta mettendo in difficoltà l’economia di una vasta comunità. Queste le parole d’ordine del piccolo gruppo di Inuit.
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Stando ai dati di questa campagna, l’ammontare totale delle foche cacciate in un anno e’ pari a circa 200mila esemplari, su una popolazione totale di oltre 12 milioni. Gruppi di biologi marini stimano che la caccia potrebbe anche triplicare, senza avere alcun impatto sull’ecosistema. Inoltre, gli Inuit ricordano che tutta l’economia della Groenlandia e la stessa vita dei loro abitanti dipende in larga parte dalla caccia della foca, anche perché solo nelle regioni meridionali del Paese e’ possibile coltivare qualcosa, ma nella stragrande maggioranza dei villaggi nelle altre zone, le persone vivono grazie alle foche che cacciano loro stessi.
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