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“Ora di me sapete tutto”. Annalisa Minetti: età, altezza, vita privata, l’amore e la malattia. Campionessa nella vita e nell’amore. 

È uno devi volti più noti dello spettacolo, è alta un metro e ottanta e le sue gambe chilometriche sono state premiate con il titolo di “Miss Azira Ragazza in Gambissime”. Ha partecipato a due dei contest più importanti in Italia: Miss Italia 1997 e l’edizione del 1998 del Festival di Sanremo. Lei l’arte ce l’ha nel sangue, tanto quanto l’atletica. Nel 2012 infatti ha conquistato la medaglia di bronzo nei 1500 metri alle paralimpiadi di Londra, stabilendo il record del mondo della categoria ciechi, e nello stesso anno ha conquistato anche la medaglia di bronzo ai Campionati europei di atletica leggera paralimpica 2012, mentre l’anno successivo invece si aggiudica la medaglia d’oro ai campionati mondiali. Ovviamente si tratta di Annalisa Minetti, la cantante, atleta, attrice, doppiatrice e modella italiana nata a Rho il 27 dicembre 1976. La sua vita professionale è costellata di successi ottenuti in diversi ambiti. Dagli esordi nei panni di miss agli onori sportivi, la Minetti non si è fatta mancare nulla, sbalordendo di volta in volta il suo pubblico. Artista eclettica e trasversale, inizia la sua carriera nella musica, suo primo e grande amore. All’inizio degli anni novanta, dopo essersi diplomata in ragioneria, fonda un duo con il quale si esibisce nei pianobar. (Continua dopo la foto)


L’esordio discografico è del 1995, partecipando al singolo Metti un lento con i “Perro Negro”, la band che tenta invano di sfondare nella sezione “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo. Per la bella miss, però, il tempo degli onori sanremesi deve attendere qualche anno, precisamente il 1998, quando con la canzone Senza te o con te si aggiudica, per la prima volta nella storia del concorso, sia la sezione “Giovani” che quella “Campioni”. Partecipa nuovamente al Festival di Sanremo 2005 in coppia con Toto Cutugno, il duo si classifica secondo e risulta il primo nella sezione Classic. Ritorna al Festival di Sanremo nel 2008 nella serata dei duetti per accompagnare Toto Cutugno. come anticipato, quello musicale è solo uno dei tanti campi in cui eccelle. Nel 2005 è stata doppiatrice nel film d’animazione Yo.Rhad – Un amico dallo spazio e tra il 2012 e il 2017 pubblica due libri: Iride. Veloce come il vento e Io rinasco. (Continua dopo le foto)
Non solo, nel 2013 viene nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italia. Insomma, Annalisa ha dato ampia dimostrazione di essere molto di più del suo handicap. Sì perché, com’è noto, all’età di diciotto anni la ragazza scopre di essere ammalata di retinite pigmentosa e degenerazione maculare, malattie degenerative che la porteranno a una graduale cecità. Tutt’altro che limiti, queste patologie la spronano a fare di più e meglio di chiunque altro e diventa la prima ragazza con questi deficit a partecipare ad un concorso di bellezza. Il successo raggiunto nel corso degli anni novanta non le basta e si lancia anche nella carriera paralimpica, scoprendo una passione che non smetterà più di coltivare. (Continua dopo la foto)
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Anche grazie allo sport è riuscita a mantenere quel fisico da modella di cui non si conosce il peso esatto, ma che, certamente, è perfetto per i suoi 175 centimetri d’altezza. Sono tante vittorie professionali che viene da domandarsi se non bilancino una vita privata più sottotono… Ma la Minetti è campionessa anche in amore. Nel 2002 ha sposato con il calciatore napoletano ex Siena, Gennaro Esposito. Dalla loro unione nel 2008 è nato il primogenito. Anche se la storia con il primo marito è naufragata, Annalisa non si è scoraggiata e la sua forza d’animo è stata premiata dall’incontro con il fisioterapista pugliese Michele Panzarini. I due sono presto convolati a nozze e il loro matrimonio è stato seguito dalle telecamere di Domenica Live, programma condotto da Barbara D’Urso.

“Da piccola vedevo, poi mi sono ammalata”. Annalisa Minetti splendida artista e formidabile atleta. Nella vita ha collezionato tante vittorie, ma ci sono stati anche momenti molto tristi come la recente completa cecità. “Ci sono delle speranze”

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