Si è conclusa mercoledì al Policlinico di Tor Vergata l’autopsia sul corpo di Andrea Purgatori, il giornalista e conduttore della trasmissione Atlantide, in onda su La7, morto a Roma una settimana fa. L’esame autoptico, a cui hanno partecipato anche i consulenti nominati dalle parti (In tutto sei, tra medici legali, radiologi e anatomopatologi) è stata fatta dopo la tac effettuata sempre nell’ambito degli accertamenti disposti dalla procura di Roma.
Dopo la morte del giornalista, la famiglia ha presentato un esposto. Il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco con il pm Giorgio Orano procedono per l’ipotesi di omicidio colposo. Nel registro degli indagati sono iscritti due medici. Nella denuncia i familiari di Andrea Purgatori hanno chiesto che venga fatta luce sulla correttezza della diagnosi refertata al giornalista e delle cure fatte in questi mesi.
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Autopsia Andrea Purgatori, problema cardiopolmonare tra le cause della morte
Secondo quanto riporta l’Adnkronos sarà necessario un approfondimento, rinviato al 6 settembre, delle analisi da compiere su un ispessimento rilevato al cervello. Un quadro, quello emerso dall’esame autoptico sul corpo di Andrea Purgatori, che necessita di ulteriori approfondimenti anche sull’ipotesi di un’infezione. Ma dalle notizie trapelate e riportate da diversi quotidiani sono emersi alcuni elementi importanti.

Tra le ipotesi avanzate a seguito dell’esposto dei familiari ci sarebbe quella di una pericardite settica. Questa potrebbe essere stata la causa dell’aggravarsi delle condizioni di Andrea Purgatori, al quale era stato diagnosticato un tumore ai polmoni con metastasi al cervello. Gli accertamenti delle prossime settimane serviranno per escludere o meno l’eventuale presenza di un’infezione. “Per ora – si legge su La Repubblica in un articolo a firma Andrea Ossino, Carlo Picozza – pur avvalorata l’ipotesi di una compromissione cardiopolmonare riconducibile al tumore primitivo, restano aperte entrambe le ipotesi sulla causa della morte: metastasi alle meningi o infiammazione infettiva”.


Sempre secondo il quotidiano “Il tumore primitivo al polmone sarebbe la causa dell’arresto cardiocircolatorio che ha strappato alla vita Andrea Purgatori“. Con le riserve dovute all’incompletezza degli accertamenti dell’esame autoptico, sarebbe quindi un problema cardiopolmonare riconducibile al tumore primitivo. Nei prossimi giorni arriverà il responso di altri esami — istologici, microbiologici, eccetera — per avere la certezza sulla causa del decesso del famoso giornalista, conduttore e sceneggiatore.