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“Ma che fa?!”. Sanremo, entra Achille Lauro e tutti rimangono a bocca aperta: ecco cosa indossa e perché. Poi quel gesto

Avrà pure vinto Diodato, ma il vincitore mediatico di questa 70esima edizione del Festival di Sanremo è uno e uno soltanto: Achille Lauro. “Questa notte morirò per il mio popolo in nome della libertà per tutti”, ha scritto sui social qualche ora prima del suo ultimo ingresso all’Ariston. Tutti lì a immaginare una corona di spine, torso nudo e poco altro, con la croce dell’incomprensione, dell’intolleranza, del limite umano buttata sulle sue spalle. Arriva lui e Sanremo prende la scossa, perché il rapper ha portato con sé Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, regina d’Inghilterra e d’Irlanda, ultima monarca della dinastia Tudor, che secondo la leggenda ebbe molti amanti ma non si volle mai sposare e per questo venne definita la Regina Vergine.

“Elisabetta 1 Tudor, vergine sposa della patria, del popolo, dell’arte e difensore della libertà. Che Dio ci benedica”, così Achille Lauro svela l’enigma lanciato su Instagram nello stesso istante in cui poggia i suoi tacchi incandescenti sul primo gradino dell’Ariston. Elisabetta I governò dal 1558 fino alla sua morte nel 1603 con astuzia e saggezza, trasformando l’Inghilterra in una nazione ricca e potente ma favorendo anche le arti. Continua a leggere dopo la foto e il video)


Ha tanto da dire Lauro, sul perché di questa scelta: “Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà”. Continua a leggere dopo la foto e il video)

Ma il meglio era concentrato attorno al viso di Lauro, circondato da una cornice iridescente di centinaia di perle applicate con pazienza certosina una a una, che i makeup artist stanno già cercando di procurarsi per i prossimi shooting e che tutte vorremmo poter sfoggiare al prossimo fancy party, magari a Venezia… E poi quella parrucca rossa, sempre illuminata da gocce di perla, che ricordava l’acconciatura della regina. Continua a leggere dopo la foto e il video)

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Ed è stata una vittoria, parlando delle performance di Lauro. Perché è vero che con lui sul palco sembrava di assistere a Sanremo 3020. Perché – sia piaciuto o no – è vero che interpretando a modo suo San Francesco, David Bowie, la Marchesa Casati e infine Elisabetta d’Inghilterra, Achille Lauro, quasi 30enne rapper romano, ha levato alta la sua spada verso preconcetti e stereotipi retrogradi e anacronistici, verso il conformismo, le barriere di genere e ogni altra zavorra.

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