Non solo le meteoriti di agosto. In ogni mese dell’anno l’orbita della Terra attraversa una zona con residui di particelle cometarie che danno origine a sciami meteorici che sembrano provenire da una determinata regione del cielo. Dicembre è il tempo delle geminidi, novembre quello delle leonidi, aprile quello delle liridi e gennaio quello delle quadrantidi. Vale la pena elencare tutti questi fenomeni per capire cosa sono e che effetto fanno.
(Continua a leggere dopo la foto)

Le Geminidi di dicembre – Lo sciame meteoritico migliore da osservare, se non che la stagione non è la più propizia sia per le condizioni meteo sia perché di notte fa molto freddo. Le Geminidi, così chiamate perché sembrano originarsi dalla costellazione dei Gemelli, al picco danno origine a una pioggia di 120 meteore all’ora, una ogni 30 secondi. Sono lente: la velocità di entrata è di soli 35 km al secondo. Il periodo migliore per vederle è tra il 4 e il 16 dicembre, con il picco tra il 13 e il 14 del mese. L’ora migliore è tra le ore 21 e le 22. L’origine è la cometa 3200 Phaeton.
Le Perseidi di agosto – Sono le classiche meteoriti di San Lorenzo. Il picco in realtà non è più il 10 agosto, negli ultimi decenni si è spostato verso il 12-13 agosto. Sono dovute alle polveri lasciate dalla scia della cometa 109P/Swift-Tuttle e sembrano irradiarsi dalla costellazione di Perseo. La loro di velocità di entrata negli strati superiori dell’atmosfera è di 59 km al secondo. Se ne possono contare fino a 100 all’ora e spesso lasciano anche una brillante scia luminosa.

Le Leonidi di novembre – Tra il 17 e il 18 di novembre le Leonidi hanno il massimo picco. Con cielo sereno, senza Luna e in una zona lontana dall’inquinamento luminoso, si possono osservare fino a 10-15 meteoriti all’ora (una ogni 4-6 minuti). Sono molto veloci: la velocità di entrata nell’atmosfera è di 70 km al secondo.
Le Liridi di aprile – Sembrano comparire nella costellazione della Lira a metà aprile. Il picco è tra il 22 e il 23 del mese. L’origine è la cometa C/1861 G1 Thatcher. Al picco se ne possono vedere 20 in un’ora. Velocità di caduta di circa 50 km al secondo. Lasciano dietro di loro una scia brillante visibile anche per qualche secondo.
Le Aquaridi di maggio – Chiamate anche Eta Aquaridi, per distinguerle dalle Delta Aquaridi meridionali che invece appaiono a fine luglio. Si originano in cielo nelle vicinanze della stella Eta Aquarii (Hydria). Non formano uno sciame molto fitto e si possono vedere solo poco prima del sorgere del Sole con picco il 5-6 maggio quando al massimo se ne possono osservare 45 in un’ora. La loro origine è la coda della cometa di Halley.
Le Orionidi di ottobre – Anche l’origine delle Orionidi è la cometa di Halley (1P Halley). Sono brillanti e veloci con una velocità di entrata di 66 km al secondo. Il picco è tra il 21 e il 22 ottobre, ma si possono vedere per tutto il mese. Sembrano provenire dalla stella Betelgeuse, nella costellazione di Orione.

Le Quadrantidi di gennaio – È il primo sciame meteoritico dell’anno. Si irradiano intorno alla costellazione di Boote. La loro origine potrebbe essere la cometa C/1490 Y1, ma non è certo. Il giorno migliore per l’osservazione è il 3 gennaio dopo la mezzanotte.