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“L’estate 2016 sarà all’insegna delle meduse”. L’allarme degli esperti in vista delle vacanze. Avete già programmato le vostre ferie al mare? Ecco tutto quello che c’è da sapere

 

Tante, spiacevoli da incontrare, capaci di rovinare l’estate in un attimo. No, non parliamo di qualche fastidioso vicino d’ombrellone ma delle meduse, incubo del turismo balneare per la loro capacità di far fuggire i bagnanti dalle acque. Per capire come arginare l’aumento di questi animali nei nostri mari, si è tenuto a Barcellona nei giorni scorsi il V Simposio internazionale sulla proliferazione delle meduse, con oltre 250 ricercatori ed esperti dei mutamenti climatici provenienti da 38 Paesi, che si sono scambiati informazioni e dati. Dal convegno è arrivato un allarme: un inverno tiepido e poco piovoso, seguito da un’estate che si preannuncia molto calda, è la condizione per aspettarsi un’invasione di meduse nel Mediterraneo.

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A riportare la notizia è La Repubblica, che scrive: “È la prima volta che il simposio sulle meduse si tiene in Europa, organizzato dal comitato scientifico dell’Istituto di scienze marine di Barcellona, e il fatto che i ricercatori si siano dati appuntamento in Catalogna conferma che il problema nel Mediterraneo si sta facendo più grave. L’obiettivo del convegno è infatti di rispondere a esigenze scientifiche e sociali, poiché la comparsa delle meduse su un litorale può significare danni economici enormi per le località turistiche. La Catalogna ha nelle Baleari la punta di diamante dell’industria turistica e negli ultimi anni molti sono stati gli allarmi lanciati sulla proliferazione di meduse”.

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Gli italiani non condividono del tutto l’allarmismo dei catalani e chiariscono che non possiamo prevedere quali litorali saranno più interessati dal fenomeno. “Sono circa dieci anni che osserviamo un aumento della popolazione di meduse – precisa lo zoologo ed ecobiologo Ferdinando Boero – oltre a una sovrappopolazione delle meduse tipiche del Mediterraneo, sono sempre più frequenti gli avvistamenti anche sulle nostre coste della Rhopilema nomadica, una specie arrivata nelle nostre acque non è ancora chiaro da dove, probabilmente attraverso il Canale di Suez.

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Ma Boero non vuole sentir parlare di invasioni. “Abbiamo lanciato la campagna Occhio alla medusa per cambiare il nostro modo di guardare a questi animali. Non tutte le meduse sono urticanti e tutte sono bellissime da vedere, è importante capire quali sono pericolose e quali no. Se le si conosce, non sono sempre da evitare. E anche se sono urticanti, perché non amarle? I leoni mangiano l’uomo, ma cosa sarebbe l’Africa senza i suoi grandi felini?”.

 Contatto con una medusa? Cosa fare e cosa evitare

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