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“Non cliccate, ruba i soldi del conto”. La nuova truffa su Whatsapp, l’appello della polizia postale

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In queste ore si discute dell’ipotesi di una rimodulazione del Green Pass dopo la prima dose di vaccino anti Covid a causa della variante indiana. Dal 1 luglio il Green pass renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen. La certificazione, in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del ministero della Salute, potrà essere richiesta per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in zona rossa o zona arancione. 

Il Green pass viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il Covid o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico o è guarito dal Covid. Il diffondersi della variante indiana potrebbe però incidere sulla certificazione ed è possibile che con la variante Delta di Sars-CoV-2 si debba rimodulare il Green pass dopo la prima dose di vaccino. “Questo però lo lasciamo dire agli scienziati e aspetterei un paio di settimane”, ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto su Radio 24 a ’24Mattino’. 

Green Pass truffa whatsapp


 “Ma se è vero che la protezione da questa variante c’è dopo due dosi di vaccino, è chiaro che, oltre a correre con le seconde dosi, dobbiamo rimodulare il Certificato verde. Al momento è prematuro dirlo. Aspetterei 14 giorni per l’analisi dei dati che arrivano del Regno Unito e per il controllo della prevalenza della variante Delta in Italia, attualmente vicina al 20%. 

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E proprio sul Green Pass la polizia postale ha segnalato l’ennesima truffa che corre su Whatsapp. “Negli ultimi giorni, numerosi utenti stanno segnalando la ricezione tramite WhatsApp del messaggio: ‘In questo link puoi scaricare il certificato verde Green Pass Covid-19 che ti permette liberamente di muoverti in tutta Italia senza mascherina’. Cliccando sul link, l’ignaro utente viene catapultato su una finta pagina istituzionale con numerosi loghi simili agli originali. Proseguendo nella navigazione sul sito, all’utente viene richiesto di inserire i propri dati personali e/o bancari con l’obiettivo di utilizzarli fraudolentemente” spiega la polizia postale nel comunicato.

Gli agenti della postale raccomandano “molta attenzione ai link indicati nei messaggi e di aprirli solo dopo averne accertato la veridicità della fonte di provenienza. Non inserire mai i propri dati personali, soprattutto quelli bancari. Eventuali messaggi sospetti potranno essere segnalati sul portale della Polizia Postale www.commissariatodips.it”.


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