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WhatsApp, la bufala della richiesta di sangue per una bambina…

Chiedono aiuto via WhatsApp ma è una bufala. Divertimento? Quasi certamente sì, visto che nessuno ci ha guadagnato. ma per l’ennesima volta si specula sul dolore e sulla solidarietà. L’invito è uno di quelli che tocca e che stringe il cuore visto che, attraverso lo smartphone, si chiede sangue per una bimba in fin di vita. Un appello fasullo dato che a lanciare la campagna solidaristica sarebbe un medico del pronto soccorso di Feltre. Nessun dottore del Santa Maria del Prato però ha mai lanciato il messaggio ne, tantomeno l’Usl 2 utilizza i “social” per chiedere l’attivazione delle emergenze. Sull’appello WhatsApp si leggeva: “Sms da medico del pronto soccorso di Feltre: mi hanno chiesto di diffonderlo dal policlinico per il reparto di pediatria. C’è bisogno di sangue A RH negativo per una bambina che sta molto male”. Sotto al testo un nome e un riferimento telefonico. Dopo la smentita Usl però il cellulare è stato spento.


“Le esigenze trasfusionali dei pazienti – dichiara l’Usl n. 2 – sono gestite e soddisfatte dal Centro Trasfusionale, il quale si interfaccia direttamente con le Associazioni dei donatori di sangue che hanno strumenti organizzativi tarati sia per garantire il costante flusso di donatori sia per rispondere a particolari bisogni. Non vengono certi diffusi appelli per WhatsApp”.


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