Una tragedia incredibile, l’orribile morte di un ragazzino di soli 12 anni trovato impiccato dalla madre nella sua cameretta da letto al mattino. Un dramma sul quale ora stanno emergendo retroscena inquietanti e che sta facendo il giro del web tra lo sdegno degli utenti. A raccontare la storia del piccolo Matthew Wooby, che soffriva di autismo, è la testata britannica Sun.
Ad avanzare per primo l’ipotesi che si trattasse di un suicidio era stato il padre, parlando di una grave depressione che aveva colpito il figlio di recente.
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Sempre il papà di Matthew, David, rivela il perché di quel terribile gesto: “Credo che mio figlio si sia ucciso perché veniva preso in giro dai bulli a scuola. Per questo negli ultimi giorni era sempre più triste”. Una ricostruzione che non coincide del tutto con quella fornita dalle forze dell’ordine.
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Gli investigatori spiegano infatti non poter affermare con certezza che si sia trattato di suicidio e che non è possibile stabilire le reali intenzioni del ragazzo. I vertici della scuola frequentata dal ragazzo hanno ammesso che episodi di bullismo si erano verificati in passato, ma spiegano di aver affrontato il tutto ricorrendo al pugno duro, come da prassi.
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“Siamo distrutti per la perdita di nostro figlio – scrivono i genitori di Matthew – ma siamo anche determinati a raccontare ovunque la nostra storia, così da evitare che altre famiglie si trovino a vivere questo dramma. Il bullismo va debellato in ogni sua forma, e ogni adolescente che ne è vittima deve trovare il coraggio di denunciarlo”.