Mercoledì 7 agosto, l’isola di Creta, in Grecia, una delle destinazioni preferite dagli italiani per le vacanze estive grazie al suo mare meraviglioso, è stata colpita da tre forti scosse di terremoto nel giro di pochi minuti, creando momenti di paura tra la popolazione locale e i turisti presenti. La scossa più intensa ha raggiunto una magnitudo di 5.1. Il primo terremoto è stato registrato alle 10:22 (ora italiana) dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
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Questa scossa, con una magnitudo di 4.5, si è verificata a una profondità di 18 chilometri. Solo due minuti dopo, alle 10:24, un secondo sisma di magnitudo 5.1 ha colpito l’isola, questa volta a una profondità di 86 chilometri. La terza scossa è stata rilevata alle 10:47, con una magnitudo di 4.8 e una profondità di 36 chilometri. Creta non è nuova a eventi sismici significativi.

Creta e terremoti, una lunga storia fatta di pagine nerissime
La storia sismica dell’isola è ricca di terremoti devastanti. Uno degli eventi più catastrofici risale alla sera dell’8 agosto 1303, quando un terremoto di magnitudo circa 8 ha colpito con epicentro tra Creta e Rodi. Questo terremoto non solo causò ingenti danni materiali e numerose vittime, ma fu seguito anche da un maremoto che devastò ulteriormente le coste del mar Egeo e del mar di Levante.

Le scosse di oggi, sebbene meno intense rispetto al catastrofico evento del 1303, hanno comunque generato preoccupazione tra gli abitanti e i visitatori dell’isola. Le autorità locali stanno monitorando la situazione e valutando eventuali danni strutturali. È importante che la popolazione rimanga all’erta e segua le indicazioni fornite dalle autorità competenti per garantire la sicurezza.

Gli eventi sismici di oggi a Creta sono un promemoria della vulnerabilità dell’isola ai terremoti. La storia sismica della regione evidenzia la necessità di una preparazione costante e di misure di sicurezza efficaci per minimizzare i rischi associati a tali eventi naturali. La comunità internazionale guarda con apprensione agli sviluppi, augurandosi che le scosse non abbiano causato danni significativi o vittime.