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Storia di Vivienne: la bambina che vende limonata per lottare contro la schiavitù

  • Storie

Vivienne Harr a 8 anni era già una bambina con le idee molto chiare. Quando vide una foto di bambini nepalesi che trasportavano due grosse pietre sulla schiena rimase molto colpita; pensò che quei bambini dovevano passare il tempo a giocare. Decise di organizzare un banchetto di limonate a Fairfax, la cittadina in cui vive, e venderle a 2 dollari a bicchiere. I fondi raccolti sarebbero andati ad aiutare la lotta contro la schiavitù minorile. Oggi Vivienne ha 11 anni, la sua storia suscitò l’attenzione dei media locali, fino a quando il sindaco di New York le chiese di allestire un banchetto a Times Square.

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Il padre della bambina decise di licenziarsi dal suo lavoro per perseguire quel sogno. Oggi hanno un’azienda chiamata Make a Stand, che produce limonata biologica e devolve il 5% degli incassi contro la schiavitù, ad associazioni come Unicef e Free the Slaves. “Dal giorno del banchetto l’azienda ha devoluto più di 150mila dollari a organizzazioni che aiutano bambini a rischio, ha spiegato il manager dell’azienda al Corriere della Sera”. Make a Stand oltre che un successo aziendale è diventato anche un modello sociale che fa parlare di sé sui social. La bambina commenta così il suo spunto: “So di poter sembrare piccola, ma ho idee che sono grandi”.

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