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Sono una giovane coppia innamoratissima e in attesa del loro primo figlio. Tutto è perfetto. Poi l’atroce diagnosi: “vostro figlio morirà”, un dolore assurdo, ma loro si rassegnano. Arriva il giorno del parto e quello che succede…

  • Storie

 

L’attesa di un figlio, i preparativi per la sua nascita e tutti quegli esami e analisi da fare sono la normale routine di una gravidanza. Ogni mamma vive questi momenti con grande felicità e la famiglia che si allarga è sempre motivo di gioia per tutti. Questi erano i sentimenti contrastanti ed eccitanti che passavano per la testa di Ben e Alyssa, due giovani di Salt Lake City, negli Usa. Fino a quando durante una delle normalissime visite che la ragazza doveva fare le hanno detto “qualcosa non va”. Paura, sgomento, terrore. Una vera doccia fredda, che ha investito la coppia come un treno in corsa.

Soprattutto perché quello che i medici hanno detto ai futuri genitori è stato terribile: “vostro figlio nascerà senza cranio”.
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Per Ben e Alyssa si è trattato di una notizia assurda e incomprensibile. Il medico, infatti, a 23 settimane di gestazione dice ai due il cervello del loro bambino stava crescendo fuori dalla scatola cranica che è pressoché inesistente.  Il bimbo era affetto da encefalocele, una rarissima malformazione congenita del cranio, conseguente a una incompleta saldatura delle ossa della volta cranica, che di fatto fa fuoriuscire il cervello. “Vostro figlio non sopravvivrà per più di qualche minuto”, questa la terribile sentenza dello specialista.
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Un dolore grandissimo, che non tutti possono capire. La coppia, dopo questa orribile scoperta aveva gettato la spugna, decidendo di andare incontro al destino che sembrava attenderli: “Scegliemmo anche la bara per nostro figlio, sapevamo che sarebbe morto subito”. I due erano terrorizzati all’idea di perderlo e delle sofferenze che avrebbe dovuto patire il loro piccolo. I pochi minuti che significavano per lui “vita” sarebbero stati invece solo sofferenza e paura e la coppia si sentiva impotente. Tuttavia, decidono coraggiosamente di portare avanti la gravidanza per stringerlo a loro, almeno per brevi momenti, fargli sentire il loro amore comunque. Arriva il giorno del parto e succede qualcosa di miracoloso.
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Il 17 maggio viene alla luce William e  il suo pianto è stato uno dei più bei suoni che Ben e Alyssa avessero mai potuto sentire. Il bimbo, lasciando tutti stupefatti,  riesce a respirare autonomamente e pur con un’evidente malformazione è sopravvissuto. I medici hanno coperto la sua scatola cranica con delle garze e l’hanno ricoverato. Il piccolo verrà sottoposto a una complessa terapia dagli esiti non scontati: ma per il momento è vivo e sembra stare piuttosto bene. I medici non vogliono esprimersi sulle sue possibilità future ma è evidente che il piccolo è stato più forte del previsto e ha sfidato ogni previsione.

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