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“Lo faceva tutte le sere… ed è morta”. Tamara ha una pessima abitudine (ahinoi molto comune) da quando aveva 11 anni. Purtroppo non riusciva a farne a meno. Sì il suo è stato un lento stillicidio: “Non fate come mia figlia”

  • Storie

Errori che molte persone commettono. Per risolvere un problema, può capitare di aggravare una situazione che inizialmente non è grave, ma poi l’errore fatale. Nel caso di questa ragazza la cosa è andata vanti per anni, senza che se ne rendesse conto: ma si è uccisa lentamente, uno stillicidio che l’ha portata a mettere fine ai suoi giorni. Tutto per cosa? Per guarire. Tamara McCorkindale, infermiera di 20 anni di Chorley, Lancashire, è stata trovata morta nel suo appartamento dopo che i suoi genitori, che erano fuori per una vacanza, hanno avvertito la polizia perché allarmati dal fatto che non rispondesse.


La 20enne si è uccisa accidentalmente nel tentativo di curare un mal di stomaco che la torturava da anni. La ragazza da quando aveva 11 anni soffriva di fortissimi dolori allo stomaco, a volte invalidanti. Si svegliava nel cuore della notte per il male assurdo, vomitava e nulla riusciva a farla stare meglio. Per questa situazione naturalmente i genitori l’hanno portata dal medico, ma nessuno in tanti anni era mai riuscito a capire cosa avesse, così cercava di contrastare il dolore con terapie farmacologiche, come riporta anche il Daily Mail.

Tamara prendeva moltissimi analgesici. Ogni volta che stava male era come morire e per questo cercava di fermare il dolore. Nonostante questa condizione fisica così precaria, la giovane aveva deciso di realizzare il suo sogno: diventare infermiera. E chissà se quel male non l’avesse indotta a fare degli studi medici. Ma la sua vita non era tutta qui. Usciva con le amiche, aveva un fidanzato e faceva tutte le cose che normalmente fa una ragazza della sua età. Ma poi c’era il dolore, costane e insopportabile. In alcune giornate si sentiva particolarmente spossata, era debole e quasi senza forze. Esattamente così si sentiva la sera prima di morire, quando chiamò i genitori per salutarli e dir loro che si sarebbe messa a dormire.



Come ogni genitore, la mamma di Tamara si era preoccupata, sapeva bene quanto soffrisse la figlia. Così la mattina successiva ha subito chiamato la figlia, ma la ragazza non rispondeva né al telefono di casa né al cellulare. Insieme al padre ha deciso di chiamare la polizia, dicendo appunto che la figlia stava male e non rispondeva. Gli agenti si sono subito precipitati a casa della giovane, ma hanno trovato il corpo di Tamara senza vita in casa. I fatti risalgono allo scorso maggio, ma in questi giorni è emersa la verità sul caso: nel corpo della 20enne sono state trovate grandi quantità di antidolorifici, il che fa pensare che nel tentativo di lenire il dolore sia morta a causa di un overdose di farmaci.

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