Non rispondeva alle telefonate della mamma e ovviamente è scattato l’allarme alla polizia. Purtroppo l’epilogo è stato quello che nessuno avrebbe voluto. La trentunenne Alina Isayeva, originaria di Leopoli, ma da tempo residente a Lago Patria, frazione del comune di Giugliano in Campania, è stata trovata morta nel suo appartamento.
Come detto, la chiamata alla polizia è arrivata dopo che la madre di Alina Isayeva non riusciva a mettersi in contatto con lei da circa 24 ore. La prima a provare a bussare a casa della trentunenne è stata la sua vicina di appartamento.
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Alina Isayeva, 31 anni, non risponde al telefono: trovata morta in bagno
Non avendo ricevuto alcuna risposta, la donna ha contattato la madre della giovane e da lì è partito l’allarme con una telefonata della polizia. Gli agenti sono intervenuti sul posto insieme a una squadra di vigili del fuoco, hanno aperto la porta dell’appartamento e una volta entrati hanno fatto la scoperta choc. Alina Isayeva era morta.
Alina Isayeva, originaria di Leopoli, in Ucraina, è stata trovata senza vita all’interno del bagno. Immediata la chiamata al 118, ma per la donna non c’è stato niente da fare. Lo staff medico non ha potuto fare altro che constatare il suo decesso. Aveva trentuno anni. La notizia ha fatto subito il giro del web e tanti sono i messaggi per la donna.
“E quando succedono queste cose ti rendi conto di come è piccola la vita… Alina Aly Isayeva ti ricorderò sempre sorridente e piena di vita..fai buon viaggio piccola pazza!”, ha scritto Lucio sulla bacheca di Facebook. Sul caso indaga la polizia. L’ipotesi più accreditata è la donna sia stata uccisa da un malore, ma solo l’autopsia, disposta dal pubblico ministero di turno, chiarirà le cause del decesso.