Ruby Graupera-Cassimiro, una quarantenne sottopostasi a un taglio cesareo, è sopravvissuta 45 minuti senza battito cardiaco. Non solo: a un mese di distanza dall’accaduto, non si segnalano danni cerebrali per questa fortunata paziente. Il tutto è avvenuto al Regional Hospital della città statunitense, dove la donna si è rivolta per il termine della gravidanza. Sottoposta a una comune procedura di taglio cesareo e data alla luce una bambina, del liquido amniotico è entrato nel circolo sanguigno causando un’embolia. Il cuore ha smesso di battere, per un esito che nella maggior parte dei casi sarebbe stato fatale. E invece, oltre a ogni aspettativa medica, la neomamma è rinvenuta dopo 45 minuti.

Nonostante i tentativi disperati di rianimazione, i medici erano ormai pronti a dichiarare il decesso della paziente. Quando sui monitor è tornato improvvisamente il polso, lasciando tutti senza parole. Data la lunga finestra temporale, gli esperti parevano comunque certi che la donna avesse subito qualche danno cerebrale irreversibile. Eppure, a oltre un mese di distanza dal fatto, esami e controlli non rivelano fortunatamente alcuna anomalia. “È essenzialmente resuscitata quando si stava per annunciare l’ora della morte – sottolinea il portavoce dell’ospedale – oggi è il ritratto della salute”.