Davvero drammatica la storia di questa giovane che ha perso la vita in questi giorni. Lei si chiamava Stephanie Aston ed è morta dopo una lotta durissima contro una malattia, scoperta dopo che dei medici l’avevano accusata di fingere i sintomi. Le avevano proprio detto: “Il male è solo nella tua testa”, ma la sua salute non migliorava affatto e i problemi in lei persistevano. Poi altri dottori si sono invece resi conto che la paziente non stesse affatto mentendo.
Ma Stephanie Aston, nonostante avesse scoperto con cosa stesse facendo i conti, è morta a soli 33 anni per una malattia molto rara. Aveva anche protestato e combattuto contro quei medici che l’avevano messa sotto accusa, infatti erano certi che lei volesse fingere quei sintomi forse per avere attenzione. Invece nel suo corpo era presente una sindrome, che le stava procurando problematiche fisiche di una certa entità.
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Stephanie Aston morta per una malattia rara: i medici l’accusavano di fingere i sintomi
Per molto tempo Stephanie Aston, morta nonostante la sua strenua resistenza contro questa malattia rarissima, è stata accusata di fingere dei sintomi molto gravi. Infatti, lei soffriva di svenimenti, tachicardia, emicranie molto forti. Ha patito questa sofferenza per anni, ma non è stata mai creduta fino a quando è stata trasferita nell’ospedale di Auckland, in Nuova Zelanda, dove c’è stata la diagnosi definitiva e scioccante.
Nel 2017 aveva voluto creare l’organizzazione Ehlers-Danlos Syndromes New Zealand per supportare coloro che avevano la sua stessa patologia, precisamente la sindrome di Ehlers-Danlos. Stephanie, dopo che era stata accusata dai sanitari, aveva anche compiuto autolesionismo ed era seguita dagli psichiatri. L’organizzazione ha annunciato la sua morte. Lei aveva raccontato in un’intervista al NZ Herald: “Mi sento come se la mia dignità fosse stata spogliata e i miei diritti gravemente violati”.
Queste le parole dell’organizzazione: “Steph ha contribuito a creare questa società con me nel 2017 e mi ha aiutato a gestirla con me per molti anni fino a quando la sua salute è peggiorata ulteriormente e non ha potuto continuare ad aiutare. È stata anche un faro per molti nella nostra comunità. Anche fino all’ultimo ha voluto aiutare chiunque e dare ascolto. Ci mancherai molto. Spero che tu riposi bene adesso”.