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Morire per una tranquilla passeggiata in campagna. È successo a Patrizia, per quella disattenzione che capita a tutti e che spesso sottovalutiamo. “Ha cominciato a perdere fiato poi si è accasciata”

  • Storie

 

L’anafilassi è una grave reazione allergica a rapida comparsa e alcune volte può causare la morte dell’individuo che viene colpito. Comunemente nelle forme più gravi si parla di choc anafilattico e le sue cause più comuni comprendono punture di insetti, allergie da farmaci e alimenti. Il termine inglese aphylaxis fu coniato per la prima volta da Charles Richet nel 1902 e proprio grazie ai suoi studi al riguardo, gli venne conferito il premio Nobel per la Medicina nel 1913.

Attualmente l’anafilassi provoca 4-5 casi su 100.000 persone ogni anno, con un rischio cumulativo nella vita che varia tra lo 0,5% e il 2%.

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La somministrazione dell’adrenalina molto spesso evita il peggio all’individuo colpito da anafilassi e costituisce ancora oggi il principale strumento che la combatta. Per una donna originaria di Varese, però l’adrenalina questa volta non è servita.

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Patrizia Cottarelli, 55anni compiuti da poco meno di un mese, è morta mentre passeggiava assieme al marito Bruno Testori, poliziotto locale, nel bosco di Malesco. La donna mentre camminava avrebbe calpestato un nido di vespe e dopo pochi passi e dopo essere stata punta, si sarebbe accasciata a terra senza mai più risvegliarsi. Due punture e la donna, allergica al veleno delle vespe, è crollata dopo pochi passi dalla fatale distrazione.

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“In un attimo si è liberato lo sciame e due insetti sono riusciti a morsicare Patrizia alla mano e sotto l’ascella. Mi ha detto che le mancava il fiato, le faceva male la mano, non si sentiva bene e che sarebbe stato meglio andare al più vicino punto di soccorso medico. A quel punto ha perso conoscenza e si è accasciata” così ha raccontato il marito a “La Stampa” pochi giorni dopo la morte della compagna. Tutto si è concluso in pochi istanti, nonostante l’arrivo dell’autoambulanza: “Hanno tentato tutte le manovre possibili di rianimazione ma non c’è stato più nulla da fare”. Adesso la salma della 55enne è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Maggiore di Novara. Il funerale sarà celebrato nella chiesa di Sant’Andrea a Novara alle 10,30 di domani, mercoledì 17 agosto.

“Dottore, ho un gran mal di gola”, ma i medici diagnosticano una “forte laringite”. Poche ore dopo, a 27 anni, muore. L’ennesima storia assurda di malasanità

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