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“I soldi raccolti…”. Malika Chalhy, non è un momento facile per lei: “Dovevo trovarmi un lavoro…”

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Malika Chalhy, il Codacons presenta un e

Qualche giorno fa è scoppiata una mezza polemica quando Gaia Zorzi, sorella di Tommaso, ha condiviso la foto di Malika Chalhy alla guida di una Mercedes nuova di zecca. La ragazza si è giustificata dicendo che l’auto fosse dei genitori della sua compagna, ma a quanto pare era una bugia. La Mercedes e il suo nuovo cane di razza, un bulldog francese, sono stati acquistati con i soldi dei donatori.

Ricordiamo tutti la storia di Malika Chalhy, la ragazza lesbica buttata fuori di casa dai genitori. Per lei si è unita gran parte dell’Italia in una raccolta fondi che è arrivata a raccogliere ben 140mila euro. Oggi la ragazza, che ricordiamo avere ventidue anni, si trova di nuovo nei guai perché il suo caso è finito in procura in seguito ad un esposto del Codacons.

Malika Chalhy, il Codacons presenta un e


Il Codacons ha infatti presentato un esposto sia alla procura di Milano sia a quella di Firenze per possibile fattispecie di truffa aggravata, così come racconta biccy.it. Stando a quanto dichiarato nell’esposto, le responsabilità da accertare non sarebbero solo quelle della ragazza per l’uso che ha fatto dei soldi raccolti in beneficienza, ma anche delle piattaforme che hanno ospitato le raccolte fondi.

Malika Chalhy, il Codacons presenta un e

La vicenda “dimostra ancora volta come nel settore regni l’anarchia: chiunque può chiedere soldi ai cittadini una piattaforma attraverso come Gofundme, ma poi non c’è alcun controllo sulla reale destinazione dei soldi raccolti, e le stesse società che ospitano le campagne di solidarietà declinano qualsiasi responsabilità per eventuali usi non conformi ai fondi donati dai cittadini“.

Con quei soldi ottenuti con la raccolta fondi si sarebbe infatti comprata una Mercedes e un bulldog francese del valore di circa 2.500 euro. Acquisti che Malika Chalhy ha anche difeso: “Mi piaceva la razza, devo giustificarmi perché spendo i miei soldi come voglio?”, aveva detto a TPI. Al Corriere della Sera ha poi provato a riparare facendo marcia indietro: “La gogna me la prendo tutta, ma chi mi ci mette non è migliore di me. A 22 anni nessuno ha fatto uno sbaglio? Ho fatto una scelta affrettata. Magari dovevo trovarmi prima un lavoro“.


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